Ieri è stata una seduta molto movimentata per il tasso di cambio euro/dollaro, in balìa di numerosi market mover che ne hanno pesantemente condizionato l’andamento nel corso della giornata. Non solo la maxi-asta di rifinanziamento a 36 mesi della BCE, che ha assegnato 529,53 miliardi di euro a 800 banche europee, ma anche il Pil USA del quarto trimestre 2011 (migliore delle attese a +3% a/a) e le dichiarazioni del governatore della FED, Ben Bernanke, che ha fatto intendere di non voler lanciare un nuovo programma di quantitative easing.