Il 2013 è iniziato con acquisti generalizzati sul dollaro americano che è riuscito a rialzare la testa, dopo settimane caratterizzate da forti vendite, sulle aspettative di interruzione, o quantomeno di riduzione, del piano di quantitative easing della Federal Reserve. Infatti, secondo quanto è emerso dai verbali dell’ultima riunione della Fed, diversi esponenti del Fomc – il braccio operativo della Fed – vorrebbero mettere fine al piano o almeno ridurre l’ammontare mensile (attualmente a 85 miliardi di dollari). L’exit strategy potrebbe favorire il biglietto verde, se questa ipotesi venisse realmente confermata.
Dollaro
Forex: euro/dollaro prova a tenere il supporto di 1,30
La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta all’insegna della prudenza, dopo che venerdì il dato sul mercato del lavoro negli Stati Uniti ha dato indicazioni contrastanti. Negli ultimi giorni il biglietto verde sta rialzando la testa, approfittando dell’accordo sul fiscal cliff, raggiunto in over time dopo la mezzanotte del 31 dicembre, ma soprattutto dei rumors che vogliono la Fed pronta a programmare una exit strategy relativamente alla politica monetaria ultra-espansiva. In particolare, la Fed potrebbe fermare il piano di acquisto di bond entro fine anno.
Forex: sterlina/dollaro trova supporto a 1,60
Il 2013 si è aperto con una prevalenza di acquisti sul dollaro americano, che però nell’ultima parte dello scorso anno aveva sofferto molto contro le major currencies. Il biglietto verde sta rialzando la testa grazie ai rumors che vogliono la FED intenzionata a programmare una exit strategy dopo anni di politiche monetarie ultra-espansive. Dai verbali dell’ultima riunione della FED è emerso che alcuni membri del Fomc avrebbero chiesto di interrompere il piano di quantitative easing, o quantomeno ridurlo entro fine anno. La notizia ha favorito tantissimo il greenback.
Oro crolla sotto 1.630$ su possibile exit strategy Fed
Il nuovo tema sui mercati finanziari sembra essere un possibile cambiamento della strategia di politica monetaria della Fed, che da alcuni anni ha messo in campo azioni incisive per rilanciare l’economia attraverso misure di stimolo monetario da diverse centinaia di miliardi di dollari. Secondo quanto emerso dai verbali della riunione di dicembre alcuni membri del Fomc vorrebbero mettere fine al piano di acquisto di titoli da parte della Fed, che al momento compra 85 miliardi di dollari al mese di asset.
Fed potrebbe fermare piano acquisto titoli entro fine 2013
La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti acquisti sul dollaro americano. Sul forex il biglietto verde ha guadagnato l’1,21% contro l’euro, l’1,08% contro la sterlina, l’1,11% contro il franco svizzero e lo 0,5% contro lo yen. A mettere le ali al dollaro statunitense è la possibilità che la Fed possa interrompere il piano di acquisto di bond entro la fine del 2013, mettendo fine ad anni di politica monetaria ultra-espansiva che ha provocato una continua perdita di valore del dollaro.
Forex euro/dollaro sotto 1,31 dopo allarme Fmi e Moody’s su debito USA
Giornata negativa per i mercati finanziari, che ieri invece avevano messo a segno performance altisonanti a seguito della notizia dell’intesa tra Democratici e Repubblicani per evitare il fiscal cliff negli Stati Uniti. Tuttavia, stamattina gli investitori sono tornati più cauti, in particolar modo dopo l’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale e dall’agenzia di rating Moody’s sulla sostenibilità del debito pubblico americano nel lungo periodo. Infatti, l’accordo sul fiscal cliff riguarda solo le imposte, ma non l’innalzamento del tetto del debito.
Forex cambio euro/dollaro inizia il 2013 sopra 1,3260
Il tasso di cambio euro/dollaro ha aperto il 2013 con una quotazione pari a 1,3266. Rispetto alla chiusura dell’ultima seduta del 2012, ovvero 1,3185, si è formato un gap dello 0,61% in apertura. L’exploit del cambio è dovuto probabilmente all’euforia degli investitori legata all’accordo sul fiscal cliff negli Stati Uniti, raggiunto in over time due ore dopo la mezzanotte del 31 dicembre. Gli acquisti sul cambio sono proseguiti anche nelle ore successive. I prezzi si sono spinti al rialzo fino a 1,3293.
Forex cambio dollaro/yen rendimento 2012
Il tasso di cambio dollaro/yen ha chiuso il 2012 con una quotazione di 86,66, la più alta da luglio 2010. Il cambio ha chiuso sui massimi dell’ultima seduta dell’anno, toccando il livello più alto mai registrato da settembre 2010. Secondo molti esperti del mercato forex, il cambio dollaro/yen ha ancora importanti margini di apprezzamento grazie all’insediamento del nuovo governo di centro-destra targato Shinzo Abe, leader nazionalista del partito dei Liberaldemocratici, che ha dichiarato di voler combattere con decisione la deflazione e di voler indebolire lo yen per far ripartire l’economia giapponese.
Forex cambio euro/dollaro rendimento 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro si avvia a chiudere il 2012 in area 1,32. Il rendimento offerto dal principale tasso di cambio contrattato sul forex è del 2,1% circa. A inizio anno la quotazione era pari a 1,2930. Tuttavia, nel corso degli ultimi dodici mesi i prezzi si sono mossi in modo piuttosto violento, soprattutto da marzo a luglio. Dopo aver toccato il massimo più alto dell’anno a 1,3485, per il cambio euro/dollaro è iniziata una fase molto turbolenta a causa del peggioramento della crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici europei.
Forex euro/dollaro crolla a 1,3170 su incognita fiscal cliff
Continua ad essere elevata l’incertezza sui mercati finanziari, che restano in attesa di conoscere l’eventuale accordo sul fiscal cliff ma che per ora tarda ad arrivare. Le borse europee sono tutte in territorio negativo e lo stesso sentiment è presente anche sul mercato forex, dove l’euro è in grande difficoltà contro le major currencies dopo giorni di forti acquisti sulla moneta unica europea. Il tasso di cambio euro/dollaro quota sui minimi di giornata in area 1,3170 ed è stato interessato da un improvviso sell-off dopo l’apertura dei listini azionari continentali.