Dopo aver accumulato pesanti perdite nel corso delle ultime settimane, ieri lo yen ha rialzato la testa complice la maggiore avversione verso il rischio che si è generata sul mercato delle valute dopo l’allarme lanciato da Obama sul rischio-default per gli Stati Uniti, nel caso in cui non venisse raggiunto un accordo in tempi brevi per innalzare il tetto dell’indebitamento pubblico. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dagli esperti di Deutsche Bank nel loro ultimo outlook la tendenza ribassista della moneta nipponica è destinata a proseguire a lungo.
Dollaro
Stati Uniti rating AAA può essere abbassato da Fitch
L’allarme lanciato ieri da Barack Obama sullo stato di salute dei conti pubblici americani non sta preoccupando più di tanto gli investitori internazionali, che finora non si sono fatti prendere dal panico. Obama ha dichiarato che urge trovare al più presto un’intesa per innalzare il tetto all’indebitamento pubblico, attualmente a 16,4 trilioni di dollari ma già sforato sul finire dello scorso anno. Il rischio è quello di finire in default, ovvero non riuscire più a onorare i propri impegni sul debito.
Forex: vendite su euro/dollaro dopo rally fino a 1,34
Nella giornata di ieri il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a mettere a segno una nuova performance positiva, dando seguito al rally iniziato lo scorso giovedì in occasione della riunione della Bce. L’allontanamento dell’ipotesi di un taglio dei tassi nella zona euro ha spinto con decisione al rialzo l’euro contro le principali valute mondiali. Il cambio euro/dollaro è volato fino a 1,3404, toccando così il massimo più alto degli ultimi 10 mesi. Nelle ultime tre sedute i prezzi sono passati da area 1,3040 a 1,34, guadagnando il 2,7%.
Dollaro resterà debole nel 2013 secondo banche d’affari
La maggior parte degli analisti finanziari è d’accordo sul fatto che il dollaro americano continuerà a restare debole nel corso del 2013, nonostante siano aumentate le pressioni speculative dopo la pubblicazione della minute della Fed relativa alla riunione di dicembre scorso. Alcuni membri del Fomc vogliono mettere fine alla politica ultra-espansiva di Bernanke. Il primo passo potrebbe essere la riduzione o l’interruzione definitiva del piano di quantitative easing, ma non va esclusa una modifica della strategia sui tassi che sono attesi invariati fino a tutto il 2014.
Oro a 1.850$ nel primo semestre 2013 secondo IG
Il 2013 si è aperto con qualche difficoltà per l’oro, dopo che lo scorso anno è stato il 12-esimo consecutivo di rialzi che ha consentito al metallo giallo di confermarsi come l’investimento più redditizio degli ultimi dieci anni. Negli ultimi mesi del 2012, soprattutto dopo l’annuncio del terzo piano di quantitative easing della Fed a inizio settembre, gli analisti finanziari e gli altri esperti del settore hanno diffuso previsioni quasi trionfalistiche sull’oro. In molti casi il target price è stato fissato a 1.900 dollari o addirittura a 2.000 dollari l’oncia.
Forex: yen crolla sui minimi da luglio 2010 contro dollaro
Sul forex ieri è stata la grande giornata dell’euro, che ha beneficiato della reazione positiva degli investitori alla decisione della Bce di mantenere i tassi di interesse invariati sui minimi storici e alle indicazioni sulle strategie di politica monetaria arrivate dalla conferenza stampa di Mario Draghi. Sul mercato delle valute alla forza dell’euro ha fatto da contraltare la clamorosa debolezza dello yen. La moneta giapponese è tornata a svalutarsi con grande decisione, a seguito delle ultime dichiarazioni rilasciate dal premier Shinzo Abe.
Forex: euro/dollaro verso 1,33 dopo tassi Bce
Rally dell’euro nella seduta di ieri, dopo la riunione della Bce e la conferenza stampa di Mario Draghi. La moneta unica europea ha messo a segno un rialzo dell’1,7% sul dollaro americano, del 3% sullo yen giapponese e dello 0,74% contro la sterlina britannica. L’exploit dell’euro è arrivato in una giornata iniziata molto bene grazie al boom dell’asta spagnola. Poi è stata la volta dell’asta dei Bot annuali: tassi sotto lo 0,9% sui minimi a tre anni. Successivamente la Bce ha comunicato di mantenere i tassi di interesse invariati allo 0,75%.
Bce tassi fermi allo 0,75% a gennaio 2013
Come ampiamente previsto dalla stragrande maggioranza degli analisti finanziari la Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi di interesse invariati allo 0,75%. Si tratta del livello più basso di sempre. La reazione delle borse europee alla decisione dell’Eurotower è stata positiva. Piazza Affari ha accelerato al rialzo e attualmente guadagna l’1%: l’indice FTSE MIB è salito a 17.500 punti sui massimi degli ultimi 17 mesi. Bene anche le altre piazze europee, in attesa dell’apertura di Wall Street. Sul mercato delle valute l’euro è salito sopra 1,3120 sul dollaro americano.
Forex euro/dollaro in rialzo in attesa tassi Bce
Il tasso di cambio euro/dollaro è in lieve rialzo questa mattina in attesa della prima riunione dell’anno della Bce, che comunicherà più tardi il nuovo livello dei tassi di interesse nella zona euro. Dall’Eurotower non sono previste sorprese: i tassi resteranno fermi allo 0,75%, ovvero il livello più basso di sempre. Sono davvero pochi gli analisti finanziari che credono ancora in un taglio dei tassi allo 0,5%, tanto che ben 40 economisti sui 44 interpellati da DowJones e Newswired hanno stimato tassi bloccati allo 0,75%.
Forex: euro/dollaro sotto 1,31 nonostante successo bond Esm
La giornata di ieri è stata negativa per l’euro, che ha perso terreno sia nei confronti del dollaro americano che dello yen. La moneta unica non è riuscita ad approfittare di alcuni market mover positivi, come ad esempio il lieve miglioramento della fiducia economica e delle vendite al dettaglio, ma soprattutto dell’avvio del programma di finanziamento a breve termine del fondo salva-stati Esm, che ha lanciato la sua prima emissione di bond trimestrali del 2013 spuntando tassi negativi. Inoltre, il Giappone ha dichiarato di voler comprare questi bond per sostenere l’euro.