La scorsa ottava ha visto l’euro iniziare a perdere terreno nei confronti delle principali valute mondiali, dopo alcune settimane positive. Il rally della moneta unica è stato temporaneamente fermato da alcune dichiarazioni market sensitive, in particolare quelle del presidente francese Francois Hollande – che ha chiesto di frenare la corsa dell’euro – quelle giunte dalla conferenza stampa di Mario Draghi. Il numero uno della Bce ha affermato che l’euro va bene così, ma l’Eurotower terrà d’occhio l’andamento del cambio se dovessero esserci ripercussioni sulla stabilità dei prezzi e sulla crescita.
Dollaro
Forex a quale prezzo comprare il cambio euro/dollaro?
Il tasso di cambio euro/dollaro si muove stamattina poco sopra 1,34, ma ieri ha toccato il minimo più basso degli ultimi dieci giorni a 1,3370 a seguito delle dichiarazioni di Mario Draghi, che ha puntualizzato che la Bce è attenta nel monitoraggio dell’andamento del cambio se dovesse avere un impatto negativo sulla crescita economica e sulla stabilità dei prezzi. Negli ultimi giorni si era parlato molto dei una possibile sopravvalutazione dell’euro sui mercati finanziari, tanto che Francois Hollande aveva chiesto all’Europa di intervenire per frenare la corsa dell’euro.
Forex euro sotto 1,34 dollari dopo parole di Draghi
Il meeting di ieri della Bce non ha prodotto sorprese sui tassi di interesse. Il livello fissato dal Consiglio Direttivo dell’Eurotower resta sempre lo 0,75%. Qualche indicazione in più è arrivata dalla conferenza stampa di Mario Draghi, che ha effettuato alcune riflessioni sull’andamento del cambio dell’euro. Draghi ha sottolineato che la Bce non si occupa di questioni relative al cambio e in linea generale ha preferito non sbilanciarsi su possibili interventi futuri. Tuttavia, Draghi ha poi dichiarato che il cambio è comunque importante ai fini della crescita e della stabilità dei prezzi.
Forex acquisti sull’euro in attesa della BCE
Oggi la Banca Centrale Europea comunicherà le proprie decisioni di politica monetaria ai mercati. Alle ore 13,45 sarà annunciato il livello dei tassi di interesse nella zona euro, che quasi certamente resterà fermo sui minimi storici allo 0,75%. Alle ore 14,30, invece, sarà la volta della conferenza stampa di Mario Draghi, numero uno dell’Eurotower, che potrebbe effettuare qualche dichiarazione sul tema più caldo dei mercati finanziari, ovvero la cosiddetta “guerra delle valute”. Stamattina sul forex l’euro è partita al rialzo, guadagnando terreno nei confronti delle major currencies.
Hollande chiede di frenare la corsa dell’euro
Nel corso del suo primo intervento al Parlamento europeo di Strasburgo, il presidente francese François Hollande ha posto il problema del super-euro e della mancanza di una politica valutaria da parte dell’Europa. Hollande ha dichiarato che “l’Europa deve definire obiettivi a medio termine” per il cambio dell’euro. L’inquilino dell’Eliseo non chiede alla Bce di intervenire direttamente sul mercato per frenare il rally, bensì di avere un cambio più realistico che non vada a danneggiare la competitività dei paesi europei mentre altre banche centrali perseguono una politica di svalutazione.
Forex acquisti su euro/dollaro dopo Pmi eurozona migliore delle attese
E’ durata poco più di una giornata la flessione dell’euro sui mercati valutari. Stamattina, con l’inizio delle contrattazioni in Europa, sono tornati gli acquisti sulla moneta unica che ha beneficiato del calo degli spread sovrani, del rimbalzo dei listini azionari e del risultato migliore del previsto del Pmi della zona euro. L’indice Pmi definitivo composito di gennaio, elaborato da Markit, si è attestato a 48,6 punti, meglio dei 48,2 punti riscontrati nel dato preliminare e attesi dagli analisti finanziari.
Forex euro/dollaro torna sotto 1,35 su rischio politico in Italia
Il rischio di ingovernabilità in Italia, a seguito delle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, sta mettendo in allarme gli investitori che hanno subito alzato la guardia liquidando grosse posizioni lunghe in Btp. L’impennata dello spread italiano, abbinato al crollo di Piazza Affari (ieri -4,5%) e delle altre borse europee, ha generato un sentiment negativo sui mercati finanziari con impatto bearish anche sull’euro. La moneta unica è stata bersagliata dalle vendite, tanto che il tasso di cambio euro/dollaro è sceso fino a 1,3450 circa.
Forex vendite sull’euro dopo rally fino a 1,37 dollari
Sul forex sembra sia iniziata la fase di ritracciamento per l’euro, che nelle ultime settimane ha messo in piedi un robusto rally. In attesa della riunione della Bce, che deciderà sui tassi di interesse, e del Consiglio europeo, chiamato alla prova del bilancio comunitario 2014-2020, il tasso di cambio euro/dollaro ha innescato la retromarcia spingendosi fino a 1,3550. Venerdì il cambio era volato fino a 1,3710, toccando il massimo più alto da novembre 2011. L’euro perde colpi anche contro yen, sterlina e franco svizzero.
Forex euro/dollaro a 1,40 nel 2013 secondo Goldman Sachs
Gennaio 2013 è stato il mese della consacrazione della forza dell’euro sui mercati valutari. Tuttavia, si tratta di una vittoria di Pirro, in quanto l’eccessivo apprezzamento della moneta unica rischia seriamente di stroncare definitivamente le già flebili speranze di crescita dell’area euro. Secondo gli esperti di Société Générale, “Mario Draghi è stato l’uomo dell’anno 2012, ma potrebbe perdere la sua corona se la corsa dell’euro soffocherà l’economia”. La maggior parte degli analisti crede che la forza dell’euro sia destinata a perdurare nel breve periodo.
Forex record negativi per lo yen a gennaio 2013
Il mese di gennaio 2013 è stato molto negativo per lo yen. La valuta giapponese si è svalutata praticamente contro tutte le principali divise mondiali, a seguito dell’annuncio del nuovo piano di stimolo monetario varato dalla Bank of Japan e dell’aumento del target di inflazione al 2%. Già a partire da inizio dicembre scorso lo yen aveva iniziato a perdere valore, sulle aspettative di vittoria alle elezioni politiche del 16 dicembre del leader nazionalista del centro-destra Shinzo Abe, che aveva dichiarato più volte di voler combattere con decisione la deflazione.