Lo yen ko dopo il clima di rischio degli USA

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Per quanto riguarda il problema del debt ceiling, i due principali partiti si stanno accordano per uscire da questa difficile situazione. I Repubblicani, infatti, stanno andando incontro ai democratici sul problema dell’innalzamento del tetto del debito pubblico degli Stati Uniti d’America. Un problema che ha avuto non poche influenze mercati nazionali (messi già a dura prova dalla situazione politica delle scorse settimane come Letta bis ottiene la fiducia di Piazza Affari) ed internazionali, nonché su tutta l’economia globale.

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Euro risale sul dollaro dopo revisione Pil Usa

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L’euro accusa ancora una flessione sul moneta statunitense e le ultime notizie fanno parlare di una possibile nuova divergenza tra le politiche monetarie della zona euro e di quella che adotteranno a breve gli Stati Uniti di America. I segnali di questa differenza sono sempre più tangibili e gli analisti hanno già compreso questo e stanno già facendo scontare il tutto nel mercato degli scambi monetari.

Il dollaro recupera lo svantaggio sullo Yen giapponese

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Il dollaro americano ha recuperato terreno nel confronto dello yen giapponese, dopo gli affanni registrati negli ultimi giorni. Questo è quanto emerge nel mercato di contrattazione delle monete estere, il cosiddetto Forex. Gli analisti hanno indicato che il recupero della moneta americana è dovuto ad un rimbalzo tecnico. Negli scorsi giorni infatti il dollaro aveva registrato la peggiore perdita nell’arco di 24 ore negli ultimi tre anni. Una perdita inaspettata nei confronti della moneta giapponese, che aveva tenuto botta al dollaro nonostante le notizie pessime provenienti dai mercati asiatici negli ultimi giorni.

Come funzionano i carry trade sullo yen

Da alcuni anni ormai esiste una forte correlazione inversa tra l’andamento dei mercati azionari e quello dello yen giapponese. La valuta nipponica è considerata, insieme al franco svizzero, al dollaro americano e alle valute dei paesi scandinavi, una valuta rifugio sui mercati internazionali. Quando c’è panico tra gli investitori quasi sempre si assiste a un rally dello yen, in quanto si va alla ricerca immediata di un porto sicuro. In realtà c’è anche un’altra motivazione alla base dei forti apprezzamenti della valuta nipponica in fasi di forte turbolenza dei mercati finanziari.

Euro resta debole nonostante Zew ai massimi da aprile 2010

L’effetto-Cipro continua a farsi sentire sul mercato dell’euro, che resta molto debole sul forex nonostante le buone indicazioni provenienti dall’indice Zew tedesco, che a marzo ha registrato un balzo fino a 48,5 punti battendo le stime degli analisti. Il valore dello Zew è tornato ai livelli di aprile 2010. Gli analisti stimavano una lieve diminuzione a 48,1 punti dai 48,2 punti di febbraio scorso. Tuttavia, l’euro resta ancora la valuta più venduta del momento, a causa delle tensioni create dal piano anti-default di Cipro con prelievo forzoso sui conti correnti.

Come investire sul forex dopo effetto-Cipro

Il piano anti-default di Cipro, messo a punto tramite un prelievo forzoso sui conti correnti bancari, ha spaventato i mercati finanziari. Il timore degli investitori è che un episodio simile possa ripetersi anche in futuro, nel caso in cui dovesse esserci la necessità di un nuovo pacchetto di aiuti finanziari per un paese in difficoltà. La reazione degli investitori è stata quella di vendere azioni e bond di paesi periferici. Sul forex l’euro è stato bersagliato dalle vendite sin da domenica notte, aprendo con un gap down dell’1% sul dollaro e del 2% sullo yen.

Euro crolla dopo salvataggio choc di Cipro

La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta carica di tensioni e incertezze, a seguito del salvataggio choc che Europa e Fmi hanno orchestrato per salvare la piccola isola di Cipro. Nel corso del week-end i ministri finanziari dell’Ue-17 hanno trovato un accordo politico con il governo di Nicosia per concedere un pacchetto di aiuti finanziari da 10 miliardi di euro. In cambio, però, è stata chiesta una misura choc di natura straordinaria per garantire l’affidabilità creditizia del paese.

Euro è spacciato secondo Saxo Bank

Continuano ad aumentare le posizioni di matrice catastrofista sul destino dell’euro. Sembra, infatti, che stia tornando in auge il dilemma della sopravvivenza dell’euro nel medio-lungo periodo, nonostante sul finire di luglio scorso Mario Draghi ha fatto capire a chiare lettere che è pronto a fare tutto ciò che è necessario pur di salvare la moneta unica. Ieri, in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, il leader del MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha dichiarato che l’Italia è di fatto già fuori dall’euro, creando non poche preoccupazioni sull’l’integrità dell’eurozona.

Euro sui minimi a tre mesi verso 1,29 dollari

Ieri sono tornate a farsi sentire le vendite sull’euro, che ha perso quota su dollaro, yen, sterlina e altre valute minori. Il tasso di cambio euro/dollaro, che da qualche giorno era inserito all’interno di un trading range compreso tra 1,3130 e 1,2950, ha rotto gli indugi ed è tornato a scendere prepotentemente andando a perforare l’area di supporto giornaliera di 1,2950. I prezzi sono scesi fino a 1,2923, toccando il minimo più basso da oltre tre mesi. Stamattina è in corso un rimbalzo tecnico, che finora ha spinto i prezzi fino in area 1,2980.