Senza market mover economici per gli Stati Uniti pubblicati alla fine della settimana di transazioni, sono stati ben pochi i movimenti rilevanti sulla performance del biglietto verde.
dollaro usa
Il dollaro americano continua il trend di crescita
La giornata di ieri non ha mostrato particolari dati macro economici. L’unico appuntamento di rilievo in abito dei mercati finanziari è stata l’audizione del Governatore Mario Draghi alla Commissione agli Affari Economici del Parlamento Europeo, che ha illustrato i risultati economici ottenuti in questi ultimi mesi per l’economia dell’Eurozona e, come facilmente prevedibile, non ha dipinto scenari rosei.
Il dollaro Usa è la valuta privilegiata nel forex
Nella giornata di ieri la volatilità nei mercati è ritornata abbondante, spingendo a ritenere che
Il dollaro statunitense legato al probabile storno di Wall Street
I mercati, si sa, corrono alla velocità della luce e le prospettive di investimento e
Il dollaro Usa in crescita dopo i non Farm Payrolls e Disoccupazione
Ci si poteva aspettare un fragore assordante da parte dei mercati finanziari nella giornata che
La relazione tra il dollaro Usa e le Borse americane
Ci stiamo avvicinando ad un terreno pericoloso, qualcosa che prima d’oggi non abbiamo mai preso
Il dollaro Usa in fase di ribasso, dopo le decisioni della Fed
Dopo il non evento rappresentato dalle comunicazioni provenute dalla Federal Reserve con le seguenti dichiarazioni
Valute paesi emergenti in profondo rosso nella prima parte del 2013
Le valute dei paesi emergenti sono sempre più in difficoltà sui mercati internazionali, complice il rallentamento della Cina e le aspettative di riduzione del piano di quantitative easing della FED. Dopo l’annuncio di mercoledì sera di Ben Bernanke, circa la possibilità di azzerare il piano di acquisto di bond entro metà 2014, le valute dei paesi emergenti hanno messo a segno ribassi molto pesanti, complice il boom generalizzato del dollaro americano. Tra le valute più penalizzate troviamo il real brasiliano, la lira turca e il rand sudafricano.
Euro verso 1,30 dollari dopo improvviso balzo tassi Usa
La giornata di ieri è stata caratterizzata da un brusco incremento dei tassi di interesse a lungo termine negli Stati Uniti, conseguenza diretta del costante miglioramento degli indicatori economici, come dimostrato dai recenti dati sui prezzi delle case e sulla fiducia dei consumatori. Inoltre, gli investitori iniziano a scontare la possibilità di una riduzione del piano di quantitative easing della Fed dagli attuali 85 miliardi di dollari al mese. Diversi membri del Fomc spingono per una diminuzione degli acquisti già a partire da giugno. Sul forex il dollaro è crollato.