
Tra questi figurano gli esperti di Intermonte, che hanno tagliato del 7% le previsioni sull’utile operativo e del 10% quelle sull’utile netto rettificato.
Tra questi figurano gli esperti di Intermonte, che hanno tagliato del 7% le previsioni sull’utile operativo e del 10% quelle sull’utile netto rettificato.
La decisione è stata presa a fronte del rialzo delle stime relative all’utile per azione 2012 del 4% a 0,04 euro e quelle relative al 2013 del 12% a 0,05 euro, nonché della visione positiva in merito all’andamento dell’attività del gruppo e alla sua situazione patrimoniale.
I rumors parlano di dividendi complessivi per 900 milioni di euro circa rispetto agli 1,2 miliardi previsti in precedenza.
L’acconto sul dividendo sarà posto in pagamento il prossimo 22 dicembre con stacco della cedola il 19 dello stesso mese.
Per quanto riguarda le previsioni sull’ammontare dell’intera cedola, il cui saldo verrà effettuato nel corso della prima parte del 2012, gli analisti di Deutsche Bank prevedono che ammonterà a 0,34 euro per azione.
Se solo fino a poche settimane fa si parlava di un dividendo “simbolico”, ora si parla della possibilità che il management del gruppo bancario decida di non distribuire alcuna cedola. L’ipotesi si basa sulle parole pronunciate dall’amministratore delegato del gruppo, Pier Francesco Saviotti, il quale nel corso dell’assemblea tenuta sabato scorso ha dichiarato che in seguito alle richieste dell’Eba il dividendo relativo all’esercizio 2011 è a rischio.
Ne deriva quindi che ne risentiranno inevitabilmente anche i dividendi distribuiti agli azionisti, anche se non mancano le eccezioni.