Il tasso di cambio euro/dollaro ha raggiunto ieri l’area di resistenza posta a 1.3280, ma da questi livelli tecnici fondamentali di breve periodo è avvenuta una forte opposizione dei venditori che hanno respinto l’assalto dei “tori” riportando il cambio in area 1.32. Ad incidere sull’andamento del cambio è senza dubbio la crisi della zona euro, alle prese con i problemi legati al debito dei PIIGS (ma ormai anche di alcuni paesi “core”) e all’incertezza politica dovuta alle elezioni in Francia e in Grecia.
crisi zona euro
Previsioni Euro/Dollaro 18 aprile 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro resta sopra 1.31, ma nella seduta di ieri è salito sull’ottovolante in un contesto altamente volatile sul mercato delle valute. Nella prima parte della seduta la coppia valutaria aveva beneficiato del buon dato sullo Zew tedesco e della forte domanda per i Letras spagnoli a 12 e 18 mesi, che però hanno evidenziato un boom dei rendimenti anche se in linea con quanto stava già accadendo da giorni sul mercato secondario. Oggi è in programma una nuova asta di titoli di stato spagnoli a 2 e 10 anni.
Crisi zona Euro secondo George Soros
Nelle ultime settimane la crisi della zona euro è tornata a far paura agli investitori, che nelle ultime aste dei titoli di stato hanno richiesto nuovamente un maggiore premio per il rischio sul loro investimento. Sta avvenendo così un’inversione del trend sui tassi del mercato fixed income, tanto che tra mercoledì e ieri l’asta di BoT e BTp italiani ha visto i rendimenti salire in modo piuttosto netto rispetto al precedente collocamento. Si esaurito così l’effetto BCE, che aveva risollevato i mercati con due aste di rifinanziamento a tre anni (LTRO) a dicembre prima e fine febbraio poi.
Target Euro/Dollaro 23 marzo 2012
Negli ultimi tre giorni il tasso di cambio euro/dollaro ha vissuto trend altalenanti e non è riuscito ad imprimere una direzione precisa nel breve periodo. In realtà, il cambio era in netta ripresa dalla zona di supporto giornaliera di area 1.30 e sembrava proiettato verso il superamento di area 1.33. Poi, il calo delle borse e l’aumento degli spread sovrani – a seguito dell’allarme lanciato prima da Bernanke, poi da Citigroup e da S&P sulla zona euro – ha creato le condizioni per un forte incremento della volatilità che ha dato vita molto spesso a bruschi sell-off intraday.