Mancano ormai pochissime ore referendum in Grecia dedicato al piano di salvataggio proposto dai creditori; Gli esperti hanno offerto una breve panormaica per i forex trader su come posizionarsi sulla vittoria del Sì o del No.
Crisi Grecia
Grecia verso uscita dall’euro secondo Standard & Poor’s
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ritiene che si siano buone probabilità che la Grecia possa uscire dall’euro nei prossimi mesi. Secondo S&P tutto dipenderà dalle elezioni politiche del 17 giugno. Al momento – secondo i recenti sondagggi – ci sarebbe un testa a testa tra il partito di centrodestra Nea Dimocratia e quello di sinistra radicale Syriza: la vittoria del primo dovrebbe consentire al paese di restare nella zona euro, mentre in caso di vittoria di Syriza è quasi certo l’abbandono della moneta unica e la cancellazione del debito.
Previsioni Euro/Dollaro 21 maggio 2012
Il governatore della BCE, Mario Draghi, ha smentito l’ipotesi di un’uscita della Grecia dall’euro, dichiarando che nessuno vuole l’abbandono della moneta unica da parte di Atene. Tuttavia, negli ultimi giorni le dichiarazioni di numerosi policy makers continentali davano la sensazione che la strada per il paese ellenico fosse ormai segnata, cioè fuori dall’Europa. Basta riguardare ciò che hanno detto Manuel Barroso, Wolfgang Schauble e Karel De Gucht. Si è parlato addirittura dello studio di un piano d’emergenza per far uscire la Grecia dall’euro in modo ordinato.
Corsa agli sportelli in Grecia
La crisi greca sta diventando sempre più acuta. Dopo il flop elettorale, che ha evidenziato una netta frammentazione politica, e l’incapacità di formare un governo di unità nazionale per evitare nuovamente le urne, il nuovo rischio per la Grecia è la corsa agli sportelli. In questi giorni si parla tanto di una possibile uscita del paese dall’euro, ipotesi che secondo Citigroup ha una possibilità del 75% di avverarsi nel giro di pochi mesi. Eppure a far paura è soprattutto la corsa agli sportelli, iniziata all’inizio della settimana.
Previsioni Euro/Dollaro 17 maggio 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro resta inserito all’interno di un trend ribassista molto solido che, nel giro di qualche giorno (e con tutta probabilità entro fine mese), dovrebbe portare le quotazioni a raggiungere i minimi toccati lo scorso 13 gennaio a 1,2623. Attualmente siamo in una potenziale fase di correzione tecnica, necessaria tra l’altro per smaltire l’eccessivo ipervenduto accumulatosi nelle prime due settimane di maggio. Da inizio mese, infatti, il cambio euro/dollaro è in continuo declino senza aver quasi mai effettuato un fisiologico pullback.
Grecia sempre più vicina a uscire dall’euro
Ieri in Grecia è fallito il tentativo di formare un nuovo governo tecnico, sulla falsariga dell’esperienza italiana con l’esecutivo Monti. Il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, ha dichiarato che non ci sono i presupposti per costituire un governo di unità nazionale e che a giugno si tornerà alle urne. Si tratta di un voto che si trasformerà indirettamente in un referendum sulla permanenza o meno del paese nella zona euro. Dal voto stesso dovrebbe emergere il partito di sinistra radicale Syriza, che si oppone alle misure di austerità imposte da Ue e Fmi.
Grecia fuori dall’euro se non rispetta le regole secondo Barroso
Ieri è avvenuto un timido tentativo dei mercati di ristabilire un minimo di ottimismo, in un clima che in generale resta ancora favorevole alla scarsa assunzione di rischi. Tuttavia, gli spread restano ancora sotto pressione, ma anche borse, settore bancario e moneta unica. Intanto, in Grecia l’ex ministro delle Finanze e leader del Pasok, Venizelos, ha avuto l’incarico di formare un nuovo governo dopo che sia il leader del partito conservatore Nea Dimokratia che quello della sinistra radicale (Syriza) avevano gettato la spugna.
Crisi dell’euro maggio 2012
L’impasse politico in Grecia non ha permesso al leader del partito di sinistra radicale, Alexis Tsipras, di riuscire a formare un nuovo governo contribuendo ad aumentare l’incertezza sul paese ellenico. Banche d’affari, analisti finanziari e agenzie di rating ritengono sempre più possibile l’uscita della Grecia dall’euro anche se non dovrebbe esserci lo scioglimento dell’unione monetaria. La comunità internazionale aspetta di sapere quali siano le reali intenzioni di Atene, ma nel frattempo è stato congelato un miliardo di euro di aiuti.
Previsioni cambio Euro/Dollaro 9 maggio 2012
L’euro continua a soffrire molto la tensione politica in Grecia, dove sembra al momento difficile trovare una soluzione per portare al governo una corposa maggioranza. Ad ogni modo molti partiti usciti vittoriosi dalle urne hanno detto chiaramente che intendono respingere le richieste della comunità internazionale relativamente alle nuove misure di austerity da adottare. Inoltre, la sinistra radicale e i neonazisti hanno intenzione di cancellare completamente il debito verso l’estero.
Perché la Grecia può uscire dall’euro nel 2012
Il governatore della Banca Centrale greca, George Provopoulos, ritiene che chi andrà alla guida del paese dopo le elezioni anticipate del 6 maggio prossimo non dovrà apportare una benchè minima deviazione al programma di austerità concordato con Ue, Fmi e Bce. Il rischio sarebbe quello di un’uscita della Grecia dall’euro. L’autorità monetaria centrale greca non prevede miglioramenti per l’economia. Secondo la Bank of Greece, la recessione nel 2012 sarà più accentuata rispetto alle precedenti previsioni. Si stima, infatti, una contrazione del 5% del pil e non del 4,5%.