L’agenzia di rating Egan-Jones ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito della Germania ad “A” da “A+”, confermando l’outlook negativo. L’agenzia non ha la stessa visibilità delle “tre sorelle” Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, ma ha acquistato maggiore notorietà quando a metà luglio 2011 tagliò il rating degli Stati Uniti un mese prima che lo facesse la più quotata Standard & Poor’s. Ora Egan-Jones ha calato la scure sulla Germania, a causa dei suoi problemi legati alla tenuta del settore bancario e delle finanze pubbliche.
crisi euro
Quali valute acquistare ad agosto 2012
Il clima di distensione sui mercati finanziari che si respira negli ultimi giorni, a seguito delle rassicurazioni di Mario Draghi sul futuro dell’euro, potrebbe riproporsi anche il prossimo mese. Il panico da vendite ha lasciato posto ad un maggior appetito per il rischio, che sta favorendo soprattutto le borse e i bond high-yield. Sul mercato delle valute, invece, l’euro ha rialzato la testa contro le major currencies anche se resta ancora debole e a rischio ricadute.
Perché la Germania è a rischio crack secondo George Soros
Secondo gli economisti dell’istituto newyorkese di ricerca economica INET (Institute for New Economic Thinking), presieduto dal famoso speculatore George Soros e composto tra gli altri da premi Nobel per l’economia come Joseph Stiglitz, Andrew Michael Spence e Amartya Sen, la Germania sarebbe a rischio crack nel caso in cui non dovesse accettare la monetizzazione del debito da parte della BCE. Una settimana fa era stato già diffuso un report dove si evidenziava un’Europa sull’orlo della catastrofe, con tanto di depressione e disintegrazione dell’unione monetaria.
Draghi fa volare l’euro
La giornata di ieri è stata caratterizzata dall’intervento di Mario Draghi, numero uno dell’Eurotower, che da Londra ha ribadito l’irreversibilità della moneta unica europea dichiarando che la BCE farà tutto il necessario per salvare l’euro. Secondo Draghi nessun paese uscirà dalla zona euro. Le parole del banchiere italiano hanno messo le ali all’euro, che ha guadagnato tantissimo soprattutto contro dollaro e yen. In forte rialzo anche le borse, in particolare Piazza Affari (+5,6%), mentre gli spread sovrani italiani e spagnoli sono crollati rispettivamente a 470 e 560.
Euro finirà se esce un paese membro secondo Galbraith
L’economista James Galbraith, 60 anni, docente all’Università del Texas, ritiene che nella zona euro con il solo rigore i rischi stanno aumentando e che l’euro rischia di disintegrarsi se solo un paese dovesse uscire dall’unione monetaria. Galbraith, figlio di John Kenneth, famoso critico della crisi del ’29 e organizzatore del piano Marshall, ritiene che la parola d’ordine ora più che mai deve essere “solidarietà”. Secondo l’economista “bisogna dare ai paesi più indebitati, Italia, Spagna, Grecia, la possibilità di rinegoziare, allungare, rimodulare, i debiti”.
Euro/Dollaro ai minimi da giugno 2010
Il tasso di cambio euro/dollaro ha aperto la nuova ottava sui mercati finanziari con un profondo rosso, che ha spinto le quotazioni fin sotto 1,21. Il cambio è sceso ai livelli di inizio giugno 2010, toccando finora un minimo intraday a 1,2084. Gli investitori stanno alzando la guardia, in quanto temono un sensibile peggioramento della crisi dei debiti sovrani nella zona euro. La Spagna ha dichiarato di essere rimasta praticamente senza soldi, mentre la Grecia rischia di fallire entro settembre se la troika dovese realmente bloccare gli aiuti.
Su quali valute puntare per l’estate 2012
La crisi dei debiti sovrani è a un punto di svolta. I leader europei stanno mettendo a punto soluzioni mirate a fronteggiare gli attacchi speculativi sul debito pubblico dei paesi maggiormente in difficoltà (come Italia e Spagna). Tuttavia, restano ancora molti nodi da sciogliere, soprattutto dal lato della crescita, visto che molti paesi sono in forte rallentamento o addirittura in piena recessione. Investire su asset denominati in euro oggi sembra molto rischioso, anche perché c’è chi pensa che il rischio di una disintegrazione della moneta europea non sia affatto da escludere.
L’euro non cesserà di esistere secondo “G20 degli economisti”
Nel summit annuale di Chicago, l’International Conference of Commercial Bank Economists – il club che riunisce i capieconomisti delle prime venti banche commerciali del mondo – ha discusso per tre giorni sulle prospettive dell’economia mondiale. Il focus è stato centrato sulla zona euro. I banchieri ritengono che non ci sarà alcun break-up dell’euro, ma la recessione in Europa potrebbe durare diversi anni. L’unico economista italiano presente a Chicago è stato Gregorio De Felice, chief economist di Intesa SanPaolo.
Meno di tre mesi per salvare l’euro secondo Lagarde (Fmi)
Il numero uno del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha lanciato un avvertimento all’Europa dichiarando, in un’intervista concessa all’emittente televisiva Cnn, che restano meno di tre mesi per salvare l’euro. Secondo Lagarde le istituzioni europee devono muoversi velocemente per fronteggiare la crisi. Secondo quanto dichiarato dal direttore del Fmi, se dovessero essere ancora necessarie nuove misure per salvare la zona euro è meglio metterle subito in atto senza aspettare ulteriormente.
Trading intraday Euro/Dollaro 12 giugno 2012
Ieri i mercati finanziari avevano inizialmente accolto bene la notizia della richiesta di aiuti che la Spagna provvederà ad effettuare nella prossima riunione di Ecofin ed Eurogruppo, in programma il 21 e 22 giugno in Lussemburgo. L’obiettivo è mirato e specifico: non un appoggio allo stato, bensì alle banche. Tuttavia, l’iniziale euforia per l’accordo è svanita velocemente già nel corso della mattinata facendo nuovamente spazio alle vendite. Lo spread spagnolo è tornato prepotentemente sopra 500, l’euro è crollato e la speculazione ha cominciato a prendere di mira l’Italia.