crisi debito sovrano
Su quali valute puntare per l’estate 2012
Risultati asta titoli di Stato Spagna 19 aprile 2012
Il risultato, dunque, non è stato disastroso come si temeva, non solo dal punto di vista della quantità di titoli collocati ma anche sul fronte dei rendimenti, dal momento che per i titoli decennali è stato registrato soltanto un lieve rialzo al 5,743% rispetto al 5,403% di gennaio, mentre i tassi sul titolo a due anni sono addirittura calati passando al 3,463% dal 3,495%.
Previsioni cambio Euro/Dollaro 16 aprile 2012
Rating Grecia declassato a “C” da Fitch
La decisione è stata prese a seguito dell’approvazione del secondo piano di aiuti da parte di Bruxelles. Tale piano, ricordiamo, include il coinvolgimento del settore privato che, come ha sottolineato l’Eurogruppo, comporterà un taglio del 53,5% del valore nominale dei loro crediti, lasciando quindi intendere che la Grecia adotterà le clausole di azione collettiva.
Impatto recessione economica europea 2012
Secondo un sondaggio di CorrierEconomia, che ha coinvolto ben 40 operatori nazionali, la recessione probabilmente sarà meno grave di quanto previsto. Il 78% degli intervistati, infatti, tra le diverse opzioni ha scelto di definire tale recessione “sopportabile”, abbinandola ad una flessione del Prodotto interno lordo dell’1% circa.
Previsioni spread BTP-Bund 2012
Tuttavia, secondo l’istituto di ricerca bolognese, il permanere delle incertezze in merito alla crisi del debito sovrano e la recessione europea impediranno un ulteriore calo dello spread sotto i 300 punti nel corso del successivo biennio.
Titoli azionari che non risentono della debolezza dell’euro
Il calo dell’euro nei confronti del biglietto verde, tuttavia, non è sempre una brutta notizia. La debolezza della moneta unica, infatti, favorirà tutte quelle società italiane che producono in Italia ed esportano negli Stati Uniti, nonché quelle che vantano una solida presenza in Nord America e i cui contratti di vendita sono espressi in dollari.
Default Grecia a breve secondo Fitch Ratings
Secondo Parker, inoltre, equivale a default anche il tentativo del Governo di mettere a punto un accordo con il settore privato, in quanto a suo avviso si tratta di una trattativa inutile e che non farà fare alcun passo in avanti nella risoluzione del problema.
Piano per rafforzare le banche europee illustrato da Mario Draghi
Le ultime due misure, tuttavia, secondo Draghi sono le opzioni peggiori, a suo avviso quella preferibile rimane la ricapitalizzazione, pur riconoscendo che gli azionisti non sono sempre ricettivi in merito alle operazioni aventi ad oggetto l’aumento del livello di capitale, soprattutto in un contesto macroeconomico complicato come quello attuale.