Dollaro australiano ai minimi da giugno 2012

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E’ notte fonda per il dollaro australiano, che sul forex continua ad essere la valuta più venduta degli ultimi sette giorni. Stamattina il tasso di cambio Aud/Usd è sceso fino a 0,9726, toccando il minimo più basso da quasi un anno. Il crollo dell’Aussie è coinciso con la decisione della Reserve Bank of Asutralia di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto al 2,75% ai minimi storici. La RBA ha capito il momento difficile per l’economia australiana e ora intende rilanciarla con una politica monetaria maggiormente espansiva.

Previsioni prezzo petrolio 2013-2014

petrolio

Gli esperti di Credit Suisse hanno una visione meno negativa degli altri analisti in merito all’andamento del prezzo del petrolio nel corso del prossimo biennio.

Gli esperti della banca d’affari elvetica, infatti, stimano che il prezzo del brent sarà di 115 dollari al barile a fine 2013 e di 105 dollari a barile nel dicembre 2014, quindi con una previsione che per il 2013 è superiore rispetto a quella fornita dal consensus.

Oro a 1.350$ nei prossimi 5 anni secondo Société Générale

Secondo quanto emerge da uno studio degli specialisti di Société Générale, l’oro è destinato a svalutarsi in una prospettiva caratterizzata da un graduale aumento dei tassi reali americani. Gli esperti dell’investment bank transalpina si sono chiesti quale impatto potrebbe avere sull’oro l’eventuale aumento dei tassi di interesse e sono giunti alla conclusione che il metallo giallo sia destinato a perdere valore nei prossimi anni. SocGen stima un rialzo del rendimento dei T-Bond a 10 anni fino al 2,75% entro fine anno e ciò avrà un impatto negativo sull’oro.

Oro investimento sconsigliato nel 2013 da Vontobel

Il 2012 sarà ricordato come un anno particolare instabile per le quotazioni dell’oro, caratterizzate da continui alti e bassi ma senza riuscire mai a raggiungere i precedenti massimi storici toccati nel settembre del 2011 a 1.921 dollari l’oncia. Secondo Alan Zlatar, senior strategist di Vontobel Asset Management, “anche l’oro ormai fa parte delle asset class rischiose”. Insomma, da qualche tempo il metallo giallo non sta più esercitando la sua consueta funzione di bene rifugio, bensì è ormai considerato un asset speculativo a tutti gli effetti.

Goldman Sachs prevede boom delle commodity entro 12 mesi

Gli analisti finanziari di Goldman Sachs prevedono che nell’ultimo trimestre del 2012 le materie prime faranno molto bene, ma la previsione è ancora più ottimistica se si allarga l’orizzonte temporale. Secondo Goldman Sachs l’indice benchmark creato dalla banca americana relativo alle commodity, ovvero l’indice S&P Gsci, salirà del 18% nei prossimi 12 mesi. Insomma, la banca americana si aspetta un rendimento praticamente doppio rispetto a quello evidenziato da settembre 2011 fino ad oggi.

Andamento mercato materie prime prima parte 2012

Sono diverse le materie prime che da gennaio 2012 hanno realizzato un trend positivo, complici diversi fattori macroeconomici come il rallentamento economico, alcuni eventi atmosferici naturali che hanno causato un aumento dei prezzi di alcuni prodotti agricoli e i diversi interventi arrivati dalle banche centrali, come quello della Federal Reserve che ha causato un’impennata del prezzo dell’oro.

Tra le materie prime che sono riuscite a mettere a segno i migliori guadagni figura ai primi posti figura la soia, che dall’inizio dell’anno ha messo a segno un +45% soprattutto a causa della siccità nel Midwest.