Si allungano tempi fusione Fiat – Chrysler

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Il titolo Fiat  ha chiuso la settimana di contrattazioni in borsa a Piazza Affari in maniera molto positiva. L’intera settimana ha avuto dei buoni momenti e l’ultima giornata di contrattazione ha portato il titolo della casa automobilistica torinese a guadagnare lo 0,76%. Il livello delle azioni raggiunge  quindi i 5,315 euro. Per comprare un’azione dell’azienda torinese è necessario versare questa cifra.

Vendite titoli Fiat a causa dei dubbi di Ubs

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La società di analisi svizzera Ubs ha sollevato diversi dubbi sulla fusione tra i due colossi dell’automobilismo Fiat e Chrysler, provocando un pensante smottamento dei titoli in borsa dell’azienda torinese. Gli esperti di Ubs hanno infatti letteralmente bocciato il titolo azionario della Fiat, provocando panico e ulteriori dubbi tra gli azionisti di Piazza Affari.

Fiat ipotesi sentenza sfavorevole su Chrysler

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A Piazza Affari nel corso della seduta odierna il titolo Fiat viaggia in territorio negativo segnando a circa un’ora dall’apertura della seduta una flessione di oltre un punto e mezzo percentuale a 4,726 euro.

Ad influire negativamente sull’andamento del titolo sono soprattutto le ultime dichiarazioni del giudice della corte del Delaware, Donald Parsons, chiamato ad esprimersi sul contenzione tra Fiat e Veba (il fondo Uaw – United Auto Workers) in merito alla call option.

Ritorno in Borsa Chrysler tra fine 2012 e inizio 2013

Nel corso di un’intervista rilasciata al Detroit Free Press, Sergio Marchionne ha comunicato che non lascerà la guida di Fiat prima del 2015, confermando al contempo l’obiettivo di vendita di 6 milioni di auto entro il 2014 e in relazione al quale nei giorni scorsi alcuni analisti hanno espresso dubbi in merito alla sua fattibilità.

Fiat aumenta partecipazione in Chrysler al 58,5%

Fiat ha comunicato di aver raggiunto il terzo performance event, ossia la terza condizione sospensiva a cui era condizionata l’ulteriore salita nel capitale di Chrysler.

A fronte del raggiungimento di tale obiettivo, dunque, la partecipazione di Fiat in Chrysler è stata incrementata con effetto immediato del 5%, passando così al 58,5%, mentre il rimanente 41,5% rimane nella mani di VEBA.

Bilancio Fiat Spa secondo trimestre 2011

Fiat Spa ha archiviato il secondo trimestre dell’anno con ricavi pari a 13,2 miliardi di euro, in particolare se si esclude il contributo di Chrysler i ricavi risultano essere pari a 10 miliardi di euro, ossia in crescita del 6,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’utile della gestione ordinaria è risultato pari a 525 milioni di euro. Se si esclude il contributo di 150 milioni di euro registrato da Chrysler a giugno, l’utile della gestione ordinaria risulta in crescita del 22% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il margine sui ricavi è stato del 3,8%, rispetto al 3,3% del secondo trimestre del 2010.

Fiat acquisto quota governativa Chrysler entro luglio

A Piazza Affari la quotazione Fiat segna un incremento dello 0,49% a quota 7,16 euro sulla scia delle indiscrezioni relative ad una possibile salita in Chrysler fino ad arrivare a detenere complessivamente il 54,3% del capitale della casa automobilistica americana.

Secondo quanto riportato da Automotive News, in particolare, Fiat avrebbe intenzione di esercitare il prima possibile, probabilmente già entro la fine di luglio, l’opzione e di acquistare quelle che sono le attuali partecipazioni del governo statunitense, pari complessivamente al 6,6% di Chrysler, nonchè l’1,7% nelle mani del governo canadese.

Conti Chrysler in bilancio Fiat dal 1° giugno 2011

All’indomani dell’acquisto da parte di Fiat di un ulteriore 16% di Chrysler, un’operazione mediante la quale il Lingotto è arrivato a detenere il 46% del capitale della casa automobilistica americana, l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha annunciato che a partire dal 1 giugno i conti di Chrysler saranno consolidati nel bilancio Fiat.

Chrysler ha infatti completamente rimborsato i prestiti ricevuti dal governo, condizione a cui era subordinata la salita al 46% di Fiat nella casa di Detroit. A Piazza Affari la quotazione Fiat beneficia delle dichiarazioni di Marchionne e segna in tarda mattinata un rialzo di quasi tre punti percentuali a quota 7,1 euro.

Quotazione Fiat in rialzo dopo trimestrale Chrysler

A Piazza Affari la quotazione Fiat segna un rialzo di oltre tre punti percentuali sulla scia dei dati positivi realizzati da Chrysler nel corso del primo trimestre 2011, ovvero il primo trimestre dal 2006 ad oggi chiuso con un utile.

Nel corso del periodo compreso tra gennaio e marzo 2011, infatti, la casa automobilistica americana ha realizzato un utile netto pari a 116 milioni di dollari, rispetto alla perdita di 197 milioni di dollari registrata nello stesso periodo dello scorso anno, e ricavi in crescita a 13,1 miliardi di dollari.

Ipo Chrysler possibile slittamento al 2012

L’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri al Lingotto di Torino ha parlato della concreta possibilità che l’Ipo di Chrysler (Initial public offering) potrebbe subire uno slittamento.

Il ritorno in Borsa di Chrysler, infatti, ha spiegato Marchionne, non dipende solo dalle condizioni di mercato ma anche da altri due importati fattori: l’esigenza del Veba (il fondo che si occupa dell’assistenza sanitaria dei pensionati Chrysler e che al momento detiene il 63,5% del capitale della casa automobilistica) di monetizzare il proprio investimento e le eventuali necessità di fondi della Chrysler stessa.