Sul forex prosegue la fase di debolezza della moneta unica, che risente delle aspettative di mantenimento dell’attuale politica monetaria accomodante della Bce e della possibilità che ben presto il differenziale di rendimento rispetto al dollaro americano possa ampliarsi, in caso aumento dei tassi di interesse da parte della Fed. Intanto ieri Jorg Asmussen, consigliere della Bce, ha dichiarato che potrebbe essere lanciata una nuova operazione di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) o esserci a breve un nuovo taglio dei tassi di interesse.
cambio euro yen
Yen resta debole dopo Tankan ai top da marzo 2011
Arrivano nuove buone indicazioni per l’economia del Giappone, che deve però fare i conti con le difficoltà della Cina e con le aspettative di riduzione del piano di stimoli monetari della FED. Stanotte l’indicatore Tankan della Bank of Japan ha evidenziato a giugno il miglior risultato da marzo 2011. Il dato è salito a +4 punti da -8 punti di maggio. Il deciso miglioramento del Tankan riflette il maggiore ottimismo delle imprese manifatturiere nipponiche, circa le prospettive del business per il periodo aprile-giugno. Sul forex resta debole lo yen.
Euro resiste nonostante rialzo tassi spagnoli e italiani
In attesa della pubblicazione di una lunga serie di dati macroeconomici americani, attesi questo pomeriggio (tra cui spicca l’indice di fiducia dei consumatori), sul forex il tasso di cambio euro-dollaro resta sopra 1,31 nonostante stamattina le aste di bond spagnoli e italiani abbiano evidenziato un brusco aumento dei rendimenti. Nel caso della Spagna sono cresciuti molto i tassi a 3 e 9 mesi, mentre per l’Italia si è verificato un boom dei rendimenti dei titoli biennali, più che raddoppiati rispetto all’emissione del mese scorso.
Yen sui massimi a due mesi con sell-off dei mercati
I continui ribassi della borsa di Tokyo, la debolezza dei mercati azionari europei e l’inizio della fase di correzione a Wall Street stanno favorendo l’ascesa dello yen, che storicamente tende ad apprezzarsi nei momenti di maggiore turbolenza sui mercati e quando le borse evidenziano robusti sell-off. Il clima di appetito per il rischio è in costante diminuzione e iniziano anche ad aumentare i timori di un flop dell’Abenomics, ovvero il programma di politica economica voluto dal premier nipponico Shinzo Abe per rilanciare l’economia del Giappone.
Yen torna a scendere grazie al rimbalzo del Nikkei
Le borse asiatiche si avviano a chiudere la seduta di borsa in territorio positivo. Anche la borsa di Tokyo è in rialzo e ciò dovrebbe rassicurare un po’ gli investitori, che hanno vissuto gli ultimi giorni alle prese con forti turbolenze dovute a importanti prese di beneficio dopo il rally degli ultimi mesi, al balzo dei rendimenti sui bond nipponici decennali e al brusco rallentamento dell’attività manifattturiera in Cina. Sul forex lo yen torna a scendere, dopo aver guadagnato terreno negli ultimi giorni in scia ai ribassi del Nikkei.
Maxi rimbalzo dello yen con ritorno dell’avversione al rischio
L’audizione di Ben Bernanke davanti al Congresso Usa e la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed hanno fatto emergere un quadro di forte incertezza sulle strategie future di politica monetaria dell’istituto monetario di Washington, nonostante Bernanke ha assicurato che la Fed continuerà a stampare denaro. Tuttavia, dalla minute della Fed emerge la volontà di alcuni membri del Fomc di attuare una politica monetaria più restrittiva, grazie al miglioramento dell’economia americana. I segnali ambigui di Bernanke hanno generato un ritorno dell’avversione al rischio.
Effetto Kuroda spinge dollaro/yen ai massimi dal 2008
Non si placa sui mercati valutari quello che ormai è stato soprannominato come “effetto-Kuroda”, ovvero l’annuncio del neo-governatore della Bank of Japan all’inizio di aprile scorso di un nuovo programma di quantitative easing che ha provocato una nuova violenta svalutazione della moneta nipponica. Il Giappone sta attuando una politica monetaria ultra-espansiva senza precedenti. Il processo reflazionistico sta mettendo sotto pressione lo yen e mettendo il turbo alla borsa di Tokyo. Stamattina l’indice Nikkei-225 ha guadagnato il 2,3%, salendo sopra 15mila punti ai massimi da dicembre 2007.
Dollaro supera quota 100 yen ai massimi da 4 anni
Lo tsunami di liquidità scatenato dal Giappone negli ultimi mesi continua a sortire effetti particolarmente rilevanti sul complesso e variegato mondo delle valute internazionali. Da ieri è ripartito il trend ribassista di medio periodo dello yen, che ha visto la divisa nipponica svalutarsi con decisione nei confronti di dollaro, euro, sterlina e altre valute importanti. In particolare, il tasso di cambio dollaro/yen ha superato quota 100 per la prima volta da aprile 2009. Stanotte il cross si è spinto fino a 101,19, sui massimi degli ultimi 4 anni.
BoJ conferma tassi a zero e politica monetaria ultraespansiva
Il meeting della Bank of Japan si è concluso questa mattina con diverse conferme sul fronte della politica monetaria ultraespansiva inaugurata a inizio mese dal neo-governatore Haruiko Kuroda, che ha deciso di portare avanti un piano di allentamento monetario senza precedenti per sconfiggere una volta per sempre la deflazione che morde il paese del Sol Levante ormai da 15 anni. La BoJ ha confermato l’intenzione di voler raddoppiare la base monetaria per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2% entro due anni.
Yen in rialzo su ricoperture degli short
Dopo la chiusura di ieri sera di Wall Street in territorio negativo, stamattina la borsa di Tokyo ha registrato un frazionale rialzo nonostante lo yen abbia mostrato una buona tenuta nel corso della sessione asiatica. L’indice azionario Nikkei-225 ha chiuso con un progresso dello 0,6% a 13.926 punti, aggiornando così i massimi più alti da giugno 2008. In rialzo anche l’indice Topix (+0,7%). In attesa del meeting della Bank of Japan di domani, sul forex lo yen sta rimbalzando grazie soprattutto alle ricoperture di short di breve termine.