Franco svizzero destinato a svalutarsi secondo Unicredit Research

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Nelle ultime due settimane il clima di avversione al rischio generalizzato sui mercati finanziari ha spinto gli investitori a liquidare frettolosamente gli asset più rischiosi. Il fenomeno del deleveraging e della vendita forzata di posizioni con margin debt ha favorito il boom di due valute, che fino a quel momento erano state utilizzate dagli investitori come monete per finanziarsi a basso costo e basso rischio in un contesto di euforia sui mercati finanziari. Si tratta dello yen e del franco svizzero. Tuttavia, c’è chi crede che il fenomeno sia soltanto di natura temporanea.

Previsioni sul franco svizzero nel 2013 secondo Mig Bank

Franco svizzero

Il franco svizzero viene da sempre considerato come una moneta rifugio (o “safe heaven”), un paradiso tranquillo per gli investitori in cui rifugiarsi nelle fasi più turbolente dei mercati finanziari. Quando, però, il sentiment è positivo, la divisa elvetica tende a soffrire, in quanto la richiesta di valute rifugio diminuisce tantissimo. E’ quello che è successo da fine aprile scorso, quando il franco svizzero ha cominciato a deprezzarsi su euro e dollaro in scia all’ottimo andamento delle borse mondiali. Secondo Mig Bank, il franco svizzero è destinato a indebolirsi ancora.

Investitori in cerca di valute rifugio dopo crollo dei mercati

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Torna il sentiment di avversione al rischio sui mercati finanziari. Le borse europee hanno bruciato circa 165 miliardi di euro in un solo giorno, mentre la borsa di Tokyo perde il 7% dopo Bernanke e Pmi cinese ai minimi da 7 mesi, registrando la peggiore perdita giornaliera dal 15 marzo 2011. Il crollo dei mercati spinge gli investitori a liquidare bruscamente gli asset più rischiosi e a comprare beni rifugio. Sul mercato forex le richieste maggiori sono giunte per lo yen e il franco svizzero, storicamente considerate “valute rifugio”.

Rating Svizzera AAA confermato da Moody’s

L’agenzia di rating Moody’s ha deciso di confermare il rating AAA per la Svizzera. Si tratta del livello di affidabilità creditizia più elevato in assoluto, che pone ancora la Confederazione Elvetica nel novero degli emittenti più solidi al mondo. L’outlook per i prossimi trimestri resta stabile. Nessun movimento di rilievo è stato riscontrato sul franco svizzero che, sebbene sia sempre considerato una valuta rifugio dagli investitori internazionali, resta ancora bloccato a causa del continuo intervento della Swiss National Bank (SNB) per mantenere bloccato il cambio euro/franco sul peg di 1,20.

Previsioni Franco svizzero secondo semestre 2012

Il tasso di cambio euro/franco svizzero resta poco sopra 1,20, cioè il “peg” deciso dalla Banca centrale svizzera (SNB, Swiss National Bank) a partire da settembre 2011 per frenare il continuo apprezzamento della valuta elvetica sui mercati valutari. Le nuove turbolenze nella zona euro dovute alla crisi bancaria in Spagna e alla possibile uscita della Grecia dall’unione monetaria ha portato il presidente della SNB, Thomas Jordan, a istituire una task force per far preparare piani di emergenza in caso di spaccatura della zona euro e probabili afflussi di capitali in Svizzera.

Previsioni sul Franco svizzero nel 2012 secondo le banche d’affari

Il franco svizzero resta ancora una moneta forte, nonostante la linea di politica monetaria scelta alcuni mesi fa dalla Banca Centrale elvetica (SNB) sia rivolta al deprezzamento della valuta sui mercati internazionali allo scopo di evitare una minore appetibilità dei prodotti made in Switzerland all’estero. Magari sarà un pò meno valuta rifugio, rispetto ad esempio al dollaro americano, ma gli investitori continuano a puntare sul franco in ottica di diversificazione del proprio portafoglio.

Cambio euro dollaro rimbalzo verso 1,28

Il cambio euro dollaro nel corso delle ultime settimane ha mostrato una certa debolezza, con la moneta unica europea che non è mai riuscita a slanciarsi oltre la fondamentale quota di 1,30 nei confronti del biglietto verde.

C’è stato un timido tentativo di attacco, con il test del supporto di breve a quota 1,273, con obiettivo il superamento della soglia psicologica di 1,28.

Cambio euro dollaro in forte ripresa

Quella che si è appena conclusa è stata una ottava molto tesa per i cambi delle valute internazionali, con l’euro che nel corso delle ultime sedute è riuscito a recuperare terreno nei confronti del dollaro americano.

Il cambio euro/dollaro è tornato su livelli di 1,26, dopo che è stato passato il test di quota 1,21 come supporto e quello di 1,25 come resistenza, con l’euro che martedì scorso era addirittura crollato sui minimi dopo le indiscrezioni di possibili difficoltà della Bce nel rifinanziare gli stati europei.