Euro in rialzo, nuovo prezzo obiettivo a 1,3576

Il cambio euro dollaro si mantiene sopra la soglia di 1,35 dollari beneficiando soprattutto della diffusione dei dati dell‘indice Ifo sulla fiducia degli investitori tedeschi e che si è rivelato essere superiore alle attese di mercato.

L’indice in questione, infatti, a gennaio ha mostrato un miglioramento a 110,3, rispetto al 109,9 atteso dal consensus dei mercati finanziari. Il prossimo prezzo obiettivo per la valuta unica si posiziona a quota 1,3576 dollari.

Cambio euro dollaro in rialzo, superata soglia 1,35

Stamani l’euro ha raggiunto quota 1,3508 dollari, raggiungendo così il livello più alto delle ultime otto settimane grazie soprattutto alle continue ricoperture. Secondo gli operatori la domanda è arrivata prevalentemente dalle banche centrali asiatiche, voci che hanno favorito anche il rialzo del dollaro australiano contro il dollaro statunitense.

Euro supera 1,34 dopo dichiarazioni Russia

Nel corso della giornata l’euro ha progressivamente esteso il suo rialzo nei confronti del dollaro fino a superare la soglia di 1,34. A spingere in alto la moneta unica, secondo gli esperti, sono state soprattutto le dichiarazioni rilasciate dal vice premier russo, secondo il quale ben presto la Russia potrebbe tornare ad acquistare titoli governativi spagnoli dopo l’interruzione decisa lo scorso anno.

Il ministro delle finanze russo, inoltre, ha spiegato che il governo potrebbe decidere di sottoscrivere le emissioni del fondo di stabilità europeo, anche se non intende investire i guadagni del fondo petrolifero sovrano in titoli di stato spagnoli.

Euro in rialzo dopo dichiarazioni Trichet

L’euro continua a guadagnare terreno nei confronti del dollaro, soprattutto grazie all’esito positivo dell’asta spagnola e portoghese che ha contribuito ad indebolire i timori relativi alla crisi del debito sovrano dei paesi dell’Eurozona.

La moneta unica ha raggiunto quota 1,3456 dollari, superando il massimo raggiunto ieri a 1,3383 dollari dopo le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Bce.

Euro aumenta il guadagno sul dollaro dopo asta Madrid

Nel corso del pomeriggio l’euro estende ulteriormente in rialzo nei confronti del dollaro raggiungendo quota 1,3312. A spingere in alto la valuta europea sono stati una serie di fattori determinanti, che insieme hanno concorso ad una netta ripresa del cambio euro dollaro dopo i livelli minimi degli ultimi quattro mesi registrati nei giorni scorsi.

L’euro ha anzitutto beneficiato dell’esito favorevole dell’asta dei bond spagnoli, la cui richiesta è stata pari al doppio dell’offerta, nonchè delle parole pronunciate dal presidente Bce, Jean-Claude Trichet, secondo cui le pressioni inflazionistiche di breve periodo nell’Eurozona richiedono un attento monitoraggio.

Euro in rialzo sul dollaro, attesa per asta spagnola

L’euro è in rialzo nei confronti del dollaro soprattutto per via dei rumors che vedono i ministri delle finanze della zona euro intenzionati a rafforzare la loro capacità di erogazione del fondo di salvataggio europeo (European Financial Stability Facility.

Il guadagno della moneta unica, tuttavia, è frenato per via dell’attesa sull’esito dell’asta dei bond del Portogallo, attraverso la quale Lisbona punta a collocare 1,25 miliardi di euro di titoli con scadenze 2014 e 2020, e su quella della Spagna attesa per domani.

Euro stabile dopo annuncio del Giappone

L’euro è stabile leggermente al di sopra dei livelli minimi degli ultimi quattro mesi dopo le dichiarazioni del ministro delle finanze giapponese Yoshihiko Noda, che ha comunicato l’intenzione del suo paese di acquistare circa un quinto delle obbligazioni che il fondo di salvataggio europeo prevede di vendere nel corso dei prossimi giorni al fine di finanziare il suo piano di salvataggio per l’Irlanda.

Il ministro ha spiegato che il Giappone intende fornire il suo contributo per incrementare la fiducia in questa operazione, acquistando oltre il 20% delle obbligazioni offerte.

Euro ai minimi da quattro mesi per timori Portogallo

I timori relativi alla crisi del debito sovrano continuano a mettere sotto pressione l’euro, che stamani è sceso a quota 1,2860 dollari, ossia uno dei livelli più bassi registrati negli ultimi quattro mesi.

Secondo gli analisti la causa di questo forte ribasso della moneta unica è da ricercare nella vulnerabilità derivante dalle preoccupazioni sulla tenuta delle finanze pubbliche di alcuni paesi europei, tra cui soprattutto Portogallo, Spagna e Italia, che in settimana ricorreranno ai mercati per finanziare i propri debiti.

Euro in calo, pesa ancora la crisi del debito sovrano

Continua imperterrita la discesa dell’euro per i timori legati alla crisi del debito sovrano, oggi infatti la moneta unica è calata a 1,2960 dollari, ossia il livello più basso degli ultimi quattro mesi.

Ad influire in maniera negativa ancora una volta le preoccupazioni sui rischi che corre l’economia europea per via dei problemi di deficit di alcuni suoi paesi e che hanno causato un ampliamento dei rendimenti dei bond dei paesi periferici rispetto ai benchmark tedeschi.

Euro in calo sul dollaro dopo dati occupazione USA

Dopo aver superato ieri quota 1,34, l’euro torna a perdere terreno nei confronti del dollaro raggiungendo i livelli minimi degli ultimi cinque giorni. A spingere in alto il biglietto verde è stata soprattutto la diffusione dei dati sull’occupazione statunitense, che mostrato una netta ripresa del mercato del lavoro a dicembre 2010.

Il cambio euro dollaro, in particolare, nel corso del pomeriggio si è attestato a 1,3169, ovvero il valore più basso dal 29 dicembre, per poi raggiungere quota 1,3182, in calo dello 0,95%.