Cambio euro dollaro 11 luglio 2011

L’euro viaggia sui livelli minimi delle ultime due settimane nei confronti sia del dollaro che del franco svizzero. Ad incidere negativamente sull’andamento della divisa europea è ancora una volta la crisi debitoria che sta attraversando l’Europa e che rischia di estendersi anche ad altri paesi della zona euro, tra cui figura l’Italia.

Dopo Grecia, Irlanda e Portogallo, dunque, anche l’Italia rischia di dover correre ai ripari e di chiedere aiuto all’Unione europea e al Fondo monetario internazionale per far fronte al suo elevato debito.

Cambio euro dollaro 08 luglio 2011

L’euro continua a guadagnare terreno nei confronti del dollaro dopo le parole rassicuranti arrivate dal presidente della Bce Jean Claude Trichet nel corso della conferenza stampa tenuta ieri a seguito della riunione durante la quale, in linea con le previsioni, il tasso di riferimento è stato incrementato di un quarto di punto percentuale all’1,5%.

La Bce, dunque, non ha esitato ad attuare un nuovo rialzo dei tassi di interesse nonostante la crisi che sta attraversando l’intera economia europea a causa del debito sovrano di alcuni paesi della zona euro. L’istituto di Francoforte, infatti, si è detto certo che le pressioni inflazionistiche non possano essere ignorate, anche in presenza di tensioni finanziarie.

Dati macro USA 7 luglio 2011

Gli ottimi dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti d’America, hanno molto giovato alla valuta europea.

La maggior parte dei traders, infatti, nonostante il quadro non molto positivo degli ultimi giorni, è tornata a speculare proprio sull’euro che, dopo due giorni di continue vendite, e nonostante rappresenti uno degli asset più volatili, ha ricominciato a guadagnare terreno.

BCE AUMENTA ALL’1,5% I TASSI D’INTERESSE

Cambio euro dollaro 07 luglio 2011

L’euro tenta di recuperare sul biglietto verde dopo l’arretramento di martedì, in seguito alla decisione di Moody’s di tagliare il rating del Portogallo, ed in attesa delle notizie che dovrebbero arrivare dalla BCE.

Cambio euro dollaro 06 luglio 2011

L’euro continua a manifestare una certa debolezza nei confronti del dollaro e delle altre valute di riferimento soprattutto a causa del riaccendersi dei timori inerenti alla crisi del debito sovrano dopo il taglio del rating del Portogallo attuato ieri dall’agenzia Moody’s.

Il declassamento attuato dall’agenzia di rating ha quindi riacceso le paure relative al debito di alcuni paesi della zona euro, dopo che nei giorni scorsi questi stessi timori risultavano essere stati alleggeriti dall’approvazione da parte del parlamento di Atene del piano di austerità messo a punto dal governo e a cui in Fondo monetario internazionale e l’Unione europea hanno subordinato la concessione della quinta tranche di aiuti.

Cambio euro dollaro 05 luglio 2011

Nel corso della seduta asiatica l’euro si è allontanato dai livelli massimi raggiunti ieri nei confronti del dollaro: poco prima delle otto di stamane, infatti, quota a 1,4471/73 dalla precedente chiusura newyorkese a 1,4540.

Secondo la maggior parte degli analisti il calo della divisa europea è da attribuire in larga parte al calo della propensione al rischio da parte degli investitori cinesi per via della notizia riportata da alcuni media del paese, secondo cui presto a Pechino verrà attutato un rialzo dei tassi di interesse.

Cambio euro dollaro 04 luglio 2011

Nel corso della notte durante la seduta asiatica la moneta europea è arrivata a toccare i livelli massimi dell’ultimo mese raggiungendo quota 1,4580 dollari, per poi scendere ai livelli minimi di seduta a 1,4518 dollari.

Ad incidere negativamente sull’andamento dell’euro nel corso della seconda parte della seduta sono state soprattutto le dichiarazioni dell’agenzia di rating Standard & Poor’s, secondo cui nonostante nel corso dei giorni scorsi il parlamento di Atene abbia dato il suo via libera al piano di austerità a cui il Fmi e l’Ue hanno condizionato la concessione della quinta tranche di aiuti, è probabile che vi saranno dei ritardi nell’attuazione del piano predisposto dai due organismi.

Cambio euro dollaro 01 luglio 2011

Al termine della seduta asiatica l’euro recupera posizioni nei confronti del dollaro. Poco prima delle otto di stamane il cambio euro dollaro tratta infatti a 1,4515/17 da 1,4498 della chiusura di ieri sera a New York.

Ad incidere positivamente sul cambio euro dollaro sono soprattutto gli acquisti effettuati da parte delle banche centrali asiatiche e che secondo gli analisti sono da ricondurre all’avvicinarsi della riunione della Bce che si terrà nel corso della prossima settimane e durante la quale si prevede che la Banca centrale europea deciderà di varare un ulteriore rialzo dei tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, sulla scia di quanto già fatto in occasione della riunione tenuta lo scorso sette aprile.

Cambio euro dollaro 29 giugno 2011

Al termine della seduta asiatica l’euro guadagna terreno nei confronti del dollaro, nonostante l’attesa per l’esito delle votazioni del parlamento greco sul piano di austerità messo a punto dal governo e a cui l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale hanno subordinato la concessione della quinta tranche di aiuti destinata ad evitare il default della Grecia.

A favorire l’andamento della moneta unica nei confronti del biglietto verde è non solo la convinzione che il parlamento greco approverà il piano di austerità, ma anche e soprattutto le parole pronunciate nel corso delle ultime ore dal presidente della Bce.

Cambio euro dollaro 28 giugno 2011

L’euro si conferma debole nei confronti del dollaro sempre per via della crisi in Grecia. Ad influire sull’andamento della divisa europea è l’attesa per l’esito della votazione da parte del Parlamento, che tra domani e dopodomani si pronuncerà sul nuovo programma di correzione dei conti pubblici a cui l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale hanno subordinato la concessione della prossima tranche di aiuti.

I timori sono quindi del tutto fondati in quanto se il parlamento di Atene non dovesse esprimere voto favorevole è probabile che la quinta tranche di aiuti verrebbe negata, circostanza che per la Grecia significherebbe un default certo.