Cambio euro dollaro 07 ottobre 2011

Nel corso della seduta asiatica l’euro è riuscito a mantenere i guadagni realizzati al termine della riunione di ieri della Bce e della consueta conferenza stampa tenuta da Trichet.

L’andamento della divisa europea è stato favorito non solo dallo scampato pericolo di un possibile taglio dei tassi di interesse ma anche dalle parole rassicuranti pronunciate dal presidente Trichet al termine della riunione.

Cambio euro dollaro 05 ottobre 2011

Nel corso della seduta asiatica l’euro continua a mostrarsi debole nei confronti delle principali valute di riferimento, in particolare registra un calo dello 0,3% a 1,3312 sul dollaro rispetto a 1,3347 della precedente chiusura mentre nei confronti dello yen perde lo 0,4% a 102,13 da 102,58 della precedente chiusura.

Ad influire negativamente sull’andamento della divisa europea, oltre che l’assenza di misure concrete capaci di contrastare la crisi del debito sovrano, è anche la riduzione di posizioni in euro da parte dei fondi giapponesi e la perdita di fiducia da parte degli investitori, nonchè l’ennesimo declassamento del rating sovrano arrivato da una delle principali agenzie.

Cambio euro dollaro 04 ottobre 2011

L’andamento dell’euro nei confronti del dollaro e delle altre principali valute di riferimento continua a risentire della situazione di instabilità che caratterizza l’economia europea e della concreta possibilità che si verifichi un default della Grecia.

Ad influire negativamente è anche l’assenza di misure concrete e definitive da parte dei leader europei. Nel corso dell’incontro tenuto ieri a Lussemburgo e durato ben sette ore, infatti, i ministri delle finanze dei paesi della zona euro hanno discusso a lungo sulle varie opzioni finalizzate a contrastare la crisi e ad arginare i danni, senza però arrivare a nessuna decisione definitiva.

Cambio euro dollaro 03 ottobre 2011

La crisi del debito sovrano e la situazione di incertezza in merito alla reale efficacia delle misure predisposte dai vertici dei paesi della zona euro continuano ad influire negativamente sull’andamento dell’euro nei confronti delle principali valute di riferimento.

Nel corso della seduta asiatica, infatti, l’euro ha ulteriormente perso terreno nei confronti del dollaro arrivando a calare fino a quota 1.3314.

Cambio euro dollaro 28 settembre 2011

Dopo il leggero rialzo registrato ieri contro il dollaro, stamane nel corso della seduta asiatica l’euro ha registrato una nuova flessione nei confronti del biglietto verde, anche se limitata allo 0,1%.

Il rialzo di ieri, ricordiamo, è stato ricondotto in larga parte ad una nuova fiducia da parte degli investitori dopo la presa in considerazione da parte dei leader europei della possibilità di ampliare il fondo di salvataggio. La stessa fiducia, tuttavia, sembra essere già venuta meno alla luce del fatto che si tratta di un’ipotesi che resta ancora un’incognita.

Cambio euro dollaro 27 settembre 2011

La presa in considerazione da parte dei vertici europei di procedere ad un rafforzamento del fondo di salvataggio ha spinto l’euro al rialzo, portandolo a guadagnare terreno nei confronti del dollaro dopo i livelli minimi degli ultimi otto mesi toccati nei giorni scorsi.

Gli analisti ritengono che il recupero della divisa europea potrebbe continuare anche nel corso dei prossimi giorni, pur sottolineando che la situazione continua ad essere difficile e che sull’andamento del cambio euro dollaro potrebbe influire negativamente anche la probabile decisione della Banca centrale europea di tagliare i tassi di interesse alla luce del nuovo rallentamento economico.

Cambio euro dollaro 22 settembre 2011

Le nuove misure di stimolo monetario annunciate dalla Federal Reserve al termine della riunione tenuta ieri hanno influito negativamente sull’andamento della divisa europea.

Poco dopo le otto di questa mattina il cambio euro dollaro tratta infatti a 1,3547, in altre parole è stata rotta la soglia di 1,3590 che secondo gli analisti potrebbe essere indice di un nuovo segnale ribassista con un primo target a 1,35 e un secondo in area 1,337-1,335.

Cambio euro dollaro 21 settembre 2011

L’euro registra stamani una leggera flessione nei confronti del dollaro per via dell’attesa sull’esito della riunione di stasera della Federal Reserve. In particolare si prevede che al termine di tale riunione la Banca centrale americana annuncerà nuove misure di stimolo a sostegno dell’economia statunitense dopo il marcato rallentamento della crescita registrato nel corso degli ultimi mesi. L’annuncio dovrebbe arrivare poco dopo le 20:00 ora italiana.

Nonostante il calo di questa mattina, la maggior parte degli analisti ritiene che nel caso in cui le previsioni dovessero rivelarsi fondate, le nuove misure di stimolo per l’economia USA non dovrebbero avere gravi ripercussioni sull’andamento della moneta europea.

Cambio euro dollaro 20 settembre 2011

Mattinata tranquilla oggi, martedì 20 settembre del 2011, per l’euro, che nei confronti del dollaro si muove attualmente in un trading range molto ristretto appena sotto la soglia di 1,37. Questo dopo che nella serata di ieri, a sorpresa, l’Agenzia Standard & Poor’s ha tagliato il rating sul debito sovrano dell’Italia.

La decisione giunge a sorpresa in quanto il mercato si attendeva una simile decisione da parte di Moody’s, ed invece è arrivata prima S&P che, nel complesso, non ha comunque sinora sconvolto in data odierna il mercato azionario e quello obbligazionario.

Cambio euro dollaro 13 settembre 2011

Dopo le ultime sedute all’insegna della debolezza, quella di oggi, martedì 13 settembre del 2011, è stata una seduta sostanzialmente tranquilla per l’euro contro il dollaro; dopo un minimo intraday in area 1,35, infatti, il cross euro nel pomeriggio è tornato a flirtare in area 1,37 contro il biglietto verde grazie soprattutto ai rumors ed alle indiscrezioni piuttosto che a dati reali così come oramai accade da diverse settimane.

Il sentore che oggi la giornata sarebbe stata meno cupa rispetto a quella di ieri, ed ancor peggio di venerdì scorso, si era avuto già ieri sera, quando Wall Street a sorpresa era riuscita a rimbalzare in zona Cesarini grazie alle indiscrezioni relative alla possibilità che la Cina possa acquistare il debito pubblico italiano, non tutto chiaramente, ma una quota tale da stabilizzare lo spread e scacciare la speculazione.