Aumento di capitale Bpm bocciato dal Cda

I timori relativi ad un possibile aumento di capitale di Banca Popolare di Milano e che ieri hanno fatto registrare un calo della quotazione di oltre sei punti percentuali si sono rivelati infondati.

Ieri, infatti, il Consiglio di amministrazione dell’istituto guidato da Massimo Ponzellini, dopo aver approvato i risultati realizzati dal gruppo nel corso del 2010 e dopo aver deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,10 euro per azione, ha deciso di non procedere ad un aumento di capitale.

Dividendo Bpm 2010, pagamento 2011

Il Consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Milano ha annunciato di aver deciso di proporre agli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,10 euro per azione.

La decisione è stata annunciata contestualmente alla diffusione dei risultati realizzati durante il 2010, archiviato con un un utile netto consolidato in crescita del 2,3% a 106 milioni di euro. Nel periodo in esame è stato registrato un trend positivo, nonostante il perdurare di un difficile contesto macroeconomico e nonostante il livello ai minimi storici dei tassi di interesse.

Aumento di capitale Bpm sempre più probabile

A Piazza Affari la quotazione Banca Popolare di Milano cede stamani oltre quattro punti percentuali sulla scia delle indiscrezioni di stampa che parlano di un probabile aumento di capitale.

Mediobanca, che ha confermato sul titolo rating “underperform” e target price a 3,10 euro, ha spiegato che la possibilità che l’istituto proceda ad una ricapitalizzazione si fa sempre più concreta, soprattutto se le condizioni di mercato rimarranno instabili.

Emissione bond Banca Popolare di Milano rimandata

Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni di stampa, la Banca Popolare di Milano starebbe pensando di rimandare l’emissione di bond senior a tasso variabile della durata di 2 anni.

Alcune fonti non ufficiali, infatti, avevano parlato ieri di un’emissione allo studio dell’istituto bancario con un rendimento fissato intorno ai 170 punti base sopra il tasso dell’Euribor a tre mesi e guidata da Banca Akros, CA CIB, HSBC, Morgan Stanley e Nomura.

Bpm offerta 156 milioni per Monte Parma

Il CdA della Banca Popolare di Milano ha dato l’ok per l’acquisizione del 51% di Banca Monte Parma.

L’offerta presentata da Bpm alla fondazione che controlla la banca emiliana è di 156 milioni di euro, ossia un prezzo leggermente più alto rispetto al valore di mercato, dato che gli analisti valutavano Monte Parma 300 milioni di euro, cioè 4,5 milioni di euro a sportello.

Banche Italiane solide

Secondo gli esperti le banche Italiane sono tra le più solide del mondo e stanno soltanto aspettando il rialzo dei tassi di interesse.
Gli esperti di Ubs dicono ,infatti che le banche Italiane hanno ridotto le stime del 2009 del 4%, quelle del 2010 del 9% e quelle del 2011 del 4%, gli esperti aggiungono che questo è dovuto al ribasso dei tassi di interesse effettuato dalla Banca Centrale Europea, che a breve dovrà un nuovo taglio dei tassi.

Secondo Ubs la revisione agli Eps ha portato ad un taglio da parte delle banche del Target price, infatti Unicredit passa da 2,5 a 2,15, Monte Paschi di Siena passa da 1,4 a 1,25, Banco Popolare da 6 a 5,2.
I tagli più consistenti del Eps sono stati effettuati a discapito della banca Monte Paschi di Siena che perde 11% e Banco Popolare che perde un 21%.