La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando di prevedere per i prossimi mesi uno stop del trend ribassista che ha caratterizzato l’andamento della quotazione nel corso degli ultimi mesi.
Borsa Italiana
Pininfarina smentisce vendita a Magna
Al contempo la società ha assicurato che qualora la trattativa con uno degli offerenti assuma una certa importanza si provvederà a darne immediata comunicazione al mercato, in base a quelle che sono le regole di trasparenza.
Unicredit punta Europa centro-orientale
La banca, inoltre, intende rafforzare la sua presenza nell’Europa centro-orientale, in quanto l’allocazione del capitale dovrebbe passare dal 20% al 30%, concentrandosi soprattutto sui grandi mercati e tralasciando le piccole economie come Estonia, Lettonia e Lituania, dove Unicredit non è tra i maggiori istituti di riferimento.
Tagliato prezzo azioni Enel Green Power
Secondo alcune indiscrezioni di stampa il prezzo è stato abbassato per consentire alle banche facenti parte del consorzio di riuscire a sottoscrive la parte rimasta scoperta senza troppi problemi, nonostante proprio ieri, nel corso del suo intervento nell’ambito della 86° Giornata mondiale del risparmio, il presidente di Enel, Piero Gnudi, si era detto certo che non sarebbe stato necessario l’intervento del consorzio di garanzia.
Titolo Edison in calo dopo previsioni esercizio 2010
A far perdere quota alla quotazione, tuttavia, non sono stati solo risultati deludenti rispetto a quelli conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno ma soprattutto le previsioni della società in relazione all’esercizio in corso.
Italcementi bocciato dal mercato
L’ulteriore conferma, qualora ce ne fosse bisogno, arriva dall’improvviso pessimismo dei principali broker su Italcementi, già declassato ad agosto da Goldman Sachs insieme all’intero comparto. L’ultima banca in ordine di tempo è stata Banca Leonardo che lo scorso 20 ottobre ha tagliato il rating portandolo da “buy” a “underweight” e il target price da 7,5 a 6,5 euro. Gli stessi analisti, tuttavia, hanno confermato il rating “buy” sulle azioni di risparmio, anche se in questo caso il target price è stato portato da 5,3 a 4,7 euro.
Pirelli Re diventa Prelios, il 25 ottobre assegnazione azioni
Allo scadere dei termini di legge, infatti, non è stata presentata alcuna opposizione da parte dei creditori della società, per cui dal 25 ottobre le azioni saranno negoziate in Borsa.
L’assegnazione delle azioni ordinarie Pirelli Re, in particolare, sarà effettuata nel rapporto di 1 azione Pirelli Re per ogni 1 azione ordinaria e/o di risparmio Pirelli & C. detenuta.
Attraverso una nota, inoltre, Pirelli ha fatto sapere che Pirelli Re cambierà la denominazione sociale in Prelios e debutterà in Borsa con il nuovo nome lunedì prossimo. Nella nota viene anche ricordato che il cambio di denominazione è stato approvato dall’assemblea lo scorso 15 luglio e avviene per effetto del perfezionamento della separazione da Pirelli & C.
“Con Prelios si posiziona sul mercato, in Italia e a livello europeo, uno dei principali gestori immobiliari con circa 15,6 miliardi di euro di patrimonio gestito“.
Al momento a Piazza Affari Pirelli & C. registra una crescita dell’1,01% a 6,5 euro mentre Pirelli Re perde il 2,55% a 0,4005.
Titolo Risanamento in crescita dopo indiscrezioni cessione area ex Falck
In base a quanto rivelato da alcune fonti, in particolare, Intesa Sanpaolo, Unicredit (fino ad ora l’unica banca a non aver ancora dato la sua approvazione all’operazione) e Pop Milano si impegneranno con 272 milioni, ossia 48 milioni come quota di equity in Sesto Immobiliare Spa, la cordata guidata da Davide Bizzi, e 224 milioni a titolo di finanziamento a questa stessa società.
Giudizi e prospettive dei migliori titoli di Piazza Affari
Nel frattempo, tuttavia, CorrierEconomia ha esaminato i dieci titoli più rappresentativi di Piazza Affari, tenendo in considerazione non solo la valutazione degli analisti ma anche quelli che sono i piani strategici e i numeri di ciascuna società.
Société Générale promuove Intesa Sanpaolo e boccia Unicredit
La banca d’affari francese ha motivato la sua decisione spiegando che, a suo avviso, nell’ultimo periodo il mercato ha sopravvalutato alcuni potenziali rischi di Intesa Sanpaolo, al contrario la banca è riuscita a lavorare bene e a conferire ulteriore valore sia alle sue attività che all’istituto in sè, andando così a creare delle solide basi che le dovrebbero consentire di continuare a distribuire dividendi ai suoi azionisti.