
L’annuncio è stato fatto contestualmente alla diffusione dei conti 2010, anno durante il quale il gruppo ha registrato una netta riduzione delle perdita netta, che è passata a 20 milioni di euro rispetto al rosso di 80 milioni dello scorso anno.
L’annuncio è stato fatto contestualmente alla diffusione dei conti 2010, anno durante il quale il gruppo ha registrato una netta riduzione delle perdita netta, che è passata a 20 milioni di euro rispetto al rosso di 80 milioni dello scorso anno.
Brembo ha archiviato il 2010 con un un giro d’affari pari a 1,08 miliardi di euro, in crescita del 30,2% rispetto agli 825,9 milioni realizzati nell’esercizio precedente.
A nulla, dunque, sono serviti i tentativi dell’amministratore delegato Sergio De Luca, che ha cercato di tranquillizzare il mercato e gli investitori spiegando che anche se le commesse dovessero essere definitivamente sospese non ci sarà alcun impatto sul risultato netto.
La notizia arriva ad un anno di distanza circa dalla sottoscrizione da parte delle due società di una lettera di intenti volta alla creazione di una joint venture in Russia per la produzione di autovetture e suv.
Secondo gli analisti della banca d’affari, ad influire positivamente sulla quotazione è soprattutto il quadro normativo italiano.
Nel periodo in esame le vendite farmaceutiche hanno registrato un calo del 2,5% a 702,3 milioni, una flessione ricondotta in larga parte alla scadenza del brevetto di prodotto a protezione del principio attivo lercanidipina e che ha comportato una riduzione delle vendite del relativo farmaco del 30,8%. Stesso trend anche per le vendite della chimica farmaceutica, calate del 3,8% a 25,9 milioni.
I dati preliminari sono stati diffusi poche ora fa attraverso una nota, nella quale viene anche specificato che nel corso del 2010 le vendite di cemento dovrebbero aver raggiunto quota 26,6 milioni di tonnellate, ossia il 4% in più rispetto al 2009.
A riportare alla luce una questione che è spuntata per la prima volta nel 2005 è stato il cambio al vertice di Granarolo (Rossella Saoncella si è dimessa per questioni personali dopo essere stata alla guida del gruppo per ben 15 anni) e le indiscrezioni secondo cui alcuni azionisti di Parmalat avrebbero espresso la volontà di cambiare le strategie del gruppo.