RCS aumento di capitale approvato dal Cda

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Il Consiglio di amministrazione di RCS nel corso della riunione tenuta ieri ha proposto un aumento di capitale sociale a pagamento di massimi 500 milioni di euro, di cui massimi 400 milioni in azioni ordinarie e massimi 100 milioni in azioni di risparmio di una nuova categoria rispetto a quella esistente.

La società prevede che il periodo di offerta in opzione ai soci delle azioni di nuova emissione possa completarsi entro il 31 luglio 2013, fermo restando il rilascio delle necessarie autorizzazioni dalle autorità competenti.

Dividendi di maggio 2013

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A maggio 2013 la stagione dei dividendi entra nel vivo. Come di consueto, infatti, anche quest’anno la maggior parte delle società quotate a Piazza Affari ha scelto questo mese, in particolar modo la data del 20 maggio 2013, per staccare il dividendo deliberato in favore degli azionisti relativamente all’esercizio 2012.

Si comincia con il 6 maggio 2013, quando staccheranno il dividendo a favore degli azionisti Banca Ifis (0,37 euro), Banca Popolare di Sondrio (0,033 euro), Banca Profilo (0,002 euro), B&C Speakers (0,28 euro), Cad.It (0,3 euro), Conafi Prestito (0,06 euro), Credito Bergamasco (0,55 euro), Esprinet (0,089 euro), Mutuionline (0,12 euro), Save (0,43672 euro) e Valsoia (0,17 euro).

Fiat ipotesi sentenza sfavorevole su Chrysler

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A Piazza Affari nel corso della seduta odierna il titolo Fiat viaggia in territorio negativo segnando a circa un’ora dall’apertura della seduta una flessione di oltre un punto e mezzo percentuale a 4,726 euro.

Ad influire negativamente sull’andamento del titolo sono soprattutto le ultime dichiarazioni del giudice della corte del Delaware, Donald Parsons, chiamato ad esprimersi sul contenzione tra Fiat e Veba (il fondo Uaw – United Auto Workers) in merito alla call option.

Finmeccanica risultati esercizio 2012

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Nel corso del 2012 Finmeccanica è riuscita a limare le perdite ma non ha chiudere l’anno in utile, pertanto nel corso della prima parte di quest’anno non distribuirà dividendi ai suoi azionisti.

Nel dettaglio, il gruppo ha chiuso il 2012 con un rosso di 786 milioni, in miglioramento rispetto al risultato negativo per 2,3 miliardi del 2012 ma superiore rispetto alla perdita di 235 milioni di euro stimata in media dagli analisti. Se si esclude l’impatto derivante dagli avviamenti nel settore dell’elettronica per la difesa e sicurezza, relativi a Selex Es (155 milioni) e a Drs (993 milioni), avrebbe registrato un utile di 362 milioni.

Mondadori escluso aumento di capitale

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Nel corso della riunione dell’assemblea degli azionisti tenuta oggi, il presidente di Mondadori Marina Berlusconi ha smentito i rumors che parlano di un aumento di capitale e dell’ingresso di un nuovo socio, definendoli delle indiscrezioni prive di ogni fondamento.

L’assemblea è stata convocata oggi per l’approvazione del bilancio 2012, archiviato con una perdita di 167,3 milioni di euro rispetto all’utile di 49,6 milioni del 2011, soprattutto a causa di svalutazioni per 194,3 milioni riconducibili in larga parte all’avviamento di Mondadori France (140 milioni di euro) e delle frequenze radiofoniche (46,3 milioni di euro), senza le quali il risultato netto sarebbe stato positivo per 12 milioni di euro.

Dividendo Generali a 0,50 euro nel 2014 secondo Barclays

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Gli analisti di Barclays prevedono che nel corso della prima parte del 2014, in relazione all’esercizio 2013, gli azionisti di Generali Assicurazioni intascheranno un dividendo pari a 0,50 euro per azione, rispetto ai 0,20 euro per azione che saranno staccati il 20 maggio prossimo in relazione all’esercizio 2012. La stima è maggiore rispetto ai 0,42 euro per azione previsti in media dal consenso.

Gli esperti della banca d’affari inglese, dunque, hanno una visione positiva sul titolo della compagnia assicurativa triestina, tanto da averne migliorato la valutazione complessiva portando il target price da 12,40 a 14,10 euro e il rating da “equalweight” a “overweight”.

Saipem nuovi contratti in America Latina

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Nel corso della seduta odierna il titolo Saipem viaggia in territorio positivo sulla scia dell’andamento al rialzo dei principali indici azionari, complice soprattutto il clima di fiducia che ha seguito la rielezione di Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica italiana, nonchè della notizia arrivata questa mattina riguardante la conclusione di nuovi contratti in America Latina per un valore complessivo di circa 500 milioni di dollari.

In particolare, in Venezuela il nuovo contratto, definito da alcuni analisti “ad alta marginalità”, ha ad oggetto lo sviluppo del progetto Perla EP, nel Golfo del Venezuela, nell’ambito del quale le attività a mare saranno svolte principalmente dai mezzi Saipem 3000 e Castoro 7 nel periodo compreso tra il terzo trimestre del 2013 e il secondo trimestre del 2014.

L’Espresso trimestrale gennaio marzo 2013

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Il Gruppo editoriale L’Espresso contro ogni aspettativa è riuscito ad archiviare in utile il primo trimestre 2013, battendo così le attese del mercato sia in termini di utile che di margini.

In particolare, nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2013 L’Espresso ha realizzato un utile di 2 milioni di euro, in calo dell’80,2% rispetto ai 10,1 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso anno ma maggiore rispetto alle stime degli analisti, che prevedevano invece profitti nulli o addirittura negativi.

Target price Enel Green Power alzato da Goldman Sachs

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Gli analisti di Goldman Sachs hanno comunicato questa mattina di aver rivisto al rialzo il prezzo obiettivo sul titolo Enel Green Power portandolo da 1,79 a 1,85 euro. Il rating sul titolo è invece stato mantenuto invariato a “neutral”.

La promozione arriva a pochissimi giorni dalla presentazione del nuovo piano industriale al 2017 e che ha come obiettivo un proseguimento del trend di crescita attraverso una continua diversificazione geografica e tecnologica, con particolare attenzione ai paesi emergenti.

L’Espresso in perdita su previsioni primo trimestre 2013

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Il titolo L’Espresso è protagonista oggi di una performance negativa sulla scia dell’andamento al ribasso dei principali indici azionari del listino milanese e della bocciatura arrivata ieri da Standard & Poor’s, che ha comunicato di aver tagliato il rating del gruppo editoriale da BB a BB-, con outlook negativo.

In particolare, l’agenzia di rating statunitense ha motivato la sua decisione con il forte calo dei ricavi pubblicitari derivante dalla crisi economica e che ha fortemente indebolito la capacità di generazione degli utili del gruppo.