
Acconto dividendi 2012

Anche se il Bel Paese si trova nell’occhio del ciclone che sta colpendo l’economia europea, la banca statunitense è convinta i titoli azionari italiani rappresentano un’opportunità da non perdere per gli investitori che amano rischiare, in quanto se si muoveranno bene è probabile che tra circa 12 mesi beneficeranno di importanti rendimenti.
Tra queste figura Mediaset, in particolare gli analisti delle principali banche d’affari nel corso degli ultimi giorni hanno rivisto al ribasso la loro valutazione sul titolo del Biscione a seguito della riduzione delle previsioni in materia di investimenti pubblicitari sia per la restante parte del 2011 che per il 2012.
Gli esperti della banca d’affari statunitense consigliano quindi agli investitori di vendere le azioni Campari, un orientamento che appare in contrasto con quello espresso nel corso dell’ultimo periodo dalle principali banche d’affari di tutto il mondo.
Per questo motivo gli investitori analizzano frequentemente le previsioni sui dividendi fornite dagli analisti e il dividend yield, dato dal rapporto tra la cedola e l’ultimo prezzo dell’azione e considerato l’indicatore del rendimento immediato del titolo.
Secondo la banca d’affari statunitense, dunque, il titolo della controllata di Enel attiva nel campo delle energie rinnovabili non è più da acquistare.
Conti ha infatti spiegato che l’estensione della cosiddetta Robin tax alle aziende attive nel settore energetico avrà come effetto una riduzione degli investimenti da parte di Enel, a suo avviso inoltre il maggior onere che per effetto di questa nuova tassazione Enel si troverà a dover affrontare comporterà una riduzione dell’utile per azione 2011 e dei dividendi relativi all’esercizio 2011.
Su Fiat Industrial, in particolare, pesa soprattutto la valutazione negativa arrivata dagli analisti di Bernstein, che hanno tagliato da 12 a 10 euro il target price sul titolo confermando al contempo rating “utperform”.
A seguito di questa notizia Unicredit ha fatto sapere che eserciterà anticipatamente il 20 settembre prossimo il rimborso di due prestiti obbligazionari per un importo complessivo di 1,500 miliardi di euro.