
Il taglio segue la riduzione delle stime di Eps 2012/2013 attuata dalla banca tedesca rispettivamente del 17% a 0,53 euro per azione e del 12% a 0,66 euro per azione, così come pure è stato rivisto al ribasso l’Ebitda margin di 80/60bps.
Il taglio segue la riduzione delle stime di Eps 2012/2013 attuata dalla banca tedesca rispettivamente del 17% a 0,53 euro per azione e del 12% a 0,66 euro per azione, così come pure è stato rivisto al ribasso l’Ebitda margin di 80/60bps.
Nonostante questo, tuttavia, gli analisti della banca statunitense consigliano al gruppo di attuare una riduzione del 25% delle dividendo che verrà distribuito agli azionisti in relazione all’esercizio 2011.
La visione positiva in merito all’andamento dell’attività dell’azienda si riflette sul giudizio espresso sul titolo DeLonghi dalle principali banche d’affari.
Gli analisti di Intermonte hanno infatti tagliato il rating sul titolo potandolo da “outperform” a neutral” e il target price da 1,5 a 1 euro.
Nell’ambito di tale operazione un ruolo di rilievo sarebbe svolto da Mediobanca, incaricata di sondare il mercato al fine di individuare un pool di banche in grado di sostenere l’operazione. Nonostante il momento sia particolarmente delicato, secondo le indiscrezioni i primi riscontri ottenuti dalle banche sarebbero positivi.