Ipotesi fusione tra Hera e Acegas-Aps

A Piazza Affari il titolo Acegas-Aps viaggia in controtendenza registrando un rialzo di oltre dodici punti percentuali a 3,15 euro sulla scia delle indiscrezioni di stampa circolate nel corso delle ultime ore e che parlano di una possibile fusione con Hera.

Quest’ultima avrebbe infatti presentato un’offerta e le due aziende sarebbero ormai prossime alla firma di una lettera di intenti che nel corso dei prossimi mesi dovrebbe portare ad una fusione.

Quotazione in Borsa Qui! Group

Nel corso di un’intervista a Repubblica, il presidente di Qui!, Gregorio Fogliani, ha annunciato che il gruppo da lui fondato nel corso dell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione ha deciso di sbarcare a Piazza Affari.

Pur avendo tutte le carte in regola per farlo e pur essendo già nelle condizioni di poter presentare domanda di autorizzazione a Borsa Italiana, Fogliani ha spiegato che per ora il gruppo intende aspettare a causa della difficile situazione economica e finanziaria, dicendosi però certo di non voler più recedere da questa scelta.

Giudizio analisti Beni Stabili giugno 2012

Nel corso degli ultimi anni il titolo Beni Stabili ha subito pesantemente gli effetti della crisi del settore immobiliare. Nonostante questo la maggior parte degli analisti ha un giudizio positivo: dei tredici che seguono l’azienda ben otto consigliano di acquistare e nessuno di vendere.

I più ottimisti sono gli analisti di Equita e quelli di Kepler, che hanno sul titolo rating “buy”, consigliandone quindi di fatto l’acquisto agli investitori. In entrambi i casi gli esperti ritengono che lo sconto eccessivo a cui tratta oggi il titolo sia del tutto ingiustificato, soprattutto considerando la qualità del portafoglio, la solidità finanziaria, l’affidabilità del management e la strategia vincente.

Ipotesi aumento di capitale Generali Assicurazioni 2012

Dopo l’uscita di scena di Giovanni Perissinotto e la nomina di Mario Greco, alcuni giornali hanno avanzato l’ipotesi che la compagnia assicurativa triestina decida ben presto di lanciare un’operazione di ricapitalizzazione.

Perissinotto, ricordiamo, ha sempre escluso che la compagnia avesse bisogno di un aumento di capitale per rafforzare i coefficienti patrimoniali ed essere in possesso delle risorse necessarie quando nel 2014 il finanziere ceco Petr Kelner eserciterà l’opzione di vendita sul 49% della joint venture in Europa orientale.

Telecom Italia esce dallo Stoxx 50

A Piazza Affari il titolo Telecom Italia segna nel pomeriggio una flessione di oltre cinque punti percentuali a 0,6555 euro, ovvero su livelli che l’operatore telefonico italiano non toccava ormai dal lontano 1997.

Ad influire negativamente è stata la notizia dell’uscita del titolo Telecom Italia dall’indice Stoxx 50 a partire da lunedì 18 giugno. Questo, come hanno spiegato gli analisti, implica che molti fondi o Etf che replicano gli indici sono costretti a cedere azioni Telecom Italia e ad acquistare i titoli del nuovo entrante per adeguarsi alla composizione del nuovo paniere.

Ipotesi conversione azioni di risparmio e privilegiate

Nonostante da diversi anni nessuna società le abbia più emesse, le azioni di risparmio e le azioni privilegiate rappresentano una pattuglia ben nutrita della piazza milanese. Ben presto potrebbero però progressivamente scomparire.

Ad accendere i riflettori su questa eventualità è stata prima la conversione delle azioni di risparmio Fiat e Fiat Industrial in azioni ordinarie e poi l’annuncio di John Elkann, presidente di Exor, che ha parlato della possibilità di trasformare in ordinarie le azioni privilegiate e di risparmio della società, anche se una decisione definitiva a riguardo probabilmente non sarà presa entro breve.

Cessione Snam-Eni positiva secondo gli analisti

La conferma definitiva è arrivata ieri in serata, quando il Consiglio di amministrazione di Eni ha comunicato di aver approvato la cessione a Cassa Depositi e Prestiti di una partecipazione del 30% meno un’azione nel capitale di Snam, recependo in tal modo il decreto varato al riguardo dalla presidenza del Consiglio la scorsa settimana.

Già prima della conferma definitiva gli analisti avevano espresso parere favorevole in merito a tale cessione, soprattutto per Eni.

Finmeccanica cede quota Avio

Finmeccanica ha comunicato che cederà la sua intera partecipazione in Avio al Fondo Strategico Italiano (FSI) a seguito di un accordo tra Finmeccanica Finance, il Fondo Strategico Italiano, Avio e la controllante Bcv Investments. Tale accordo, tuttavia, è condizionato alla quotazione in borsa di Avio entro la fine del 2012 in presenza di favorevoli condizioni di mercato.

L’FSI, in particolare, rileverà l’intera quota detenuta attualmente da Finmeccanica in occasione dell’Ipo, che include anche un aumento di capitale, finalizzata alla quotazione in Borsa di Avio, in modo tale da arrivare così a detenere una quota complessiva pari al 15%. A fronte di tale cessione, dunque, Finmeccanica intascherà un corrispettivo pari al prezzo del collocamento.

Caratteristiche aumento di capitale CHL 2012

E’ partita lunedì 28 maggio e terminerà venerdì 15 giugno l’operazione di ricapitalizzazione lanciata da CHL e finalizzata al rafforzamento della posizione finanziaria attraverso la raccolta di risorse necessarie a soddisfare il fabbisogno gestionale e delle attività condotte dalla controllata Frael, nonché a finanziare l’attività della controllata Farmachl.