Le preoccupazioni per lo scoppio di una bolla del credito in Cina si fanno sempre più forti, tanto che ieri la borsa di Shanghai ha perso il 5,3% in una sola seduta. Dopo il taglio delle stime sul pil cinese per l’anno in corso effettuate da Goldman Sachs, al 7,4% dal 7,8%, arriva un nuovo allarme. A lanciarlo è l’agenzia di rating Standard & Poor’s, secondo la quale le banche cinesi sarebbero a rischio a causa dell’immobilismo della People’s Bank of China (PBOC).
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Fitch taglia rating Cina ad A+
L’agenzia di valutazione Fitch ha calato la scure sul rating sovrano della Repubblica Popolare Cinese, lanciando l’allarme sulle possibili difficoltà che l’ex Impero Celeste incontrerà nel suo processo di trasformazione del modello economico e per i rischi di instabilità finanziaria. Fitch ha tagliato il rating sul debito sovrano della Cina, espresso in yuan, ad “A+” da “AA-”. Gli esperti dell’agenzia di rating ritengono che il passaggio da un modello economico basato quasi esclusivamente sull’export a un altro maggiormente orientato ai consumi domestici potrebbero riservare brutte sorprese nel breve termine.
Rischio bolla immobiliare in Cina secondo BlackRock
Mentre in Europa si continua a combattere contro lo spauracchio del debito sovrano, dall’altra parte del mondo pericolosi focolai di crisi iniziano ad emergere con decisione facendo tremare i mercati finanziari. Lo studio condotto da BlacRock sulla seconda economia del mondo, dal titolo “Frenare la Cina senza rompere il mondo”, evidenzia innanzitutto un soft landing dovuto ad un tasso di crescita inferiore all’8% più basso dai picchi di oltre il 10% registrati negli ultimi anni.