Sono giorni molto delicati per il Giappone, tornato in recessione. Il flop dell’Abenomics tiene banco. Il prodotto interno lordo del Paese del Sol Levante è apparso in calo anche nel terzo trimestre (-0,4%) dopo la caduta nel secondo che è stata pari al 7,3%.
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BoJ conferma tassi a zero e politica monetaria ultraespansiva
Il meeting della Bank of Japan si è concluso questa mattina con diverse conferme sul fronte della politica monetaria ultraespansiva inaugurata a inizio mese dal neo-governatore Haruiko Kuroda, che ha deciso di portare avanti un piano di allentamento monetario senza precedenti per sconfiggere una volta per sempre la deflazione che morde il paese del Sol Levante ormai da 15 anni. La BoJ ha confermato l’intenzione di voler raddoppiare la base monetaria per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2% entro due anni.
Dollaro sotto quota 98 yen dopo deludenti dati macro cinesi
Stamattina prosegue il rimbalzo dello yen, iniziato venerdì quando sui mercati finanziari sono scattate le prese di beneficio dopo diversi giorni chiusi consecutivamente in rialzo. La moneta nipponica è favorita temporaneamente dal minore appetito per il rischio degli investitori, sorpresi dalla battuta d’arresto della Cina relativamente al pil e alla produzione industriale. Infattti, nel primo trimestre del 2013 il pil della Cina è cresciuto “solo” del 7,7% su base annua, sotto le stime degli analisti che si aspettavano una crescita dell’8%. Nel quarto trimestre del 2012 il pil era aumentato del 7,9%.
Nessun rischio bolla in Giappone secondo BoJ
Il maxi-piano di stimolo monetario all’economia nipponica divide analisti e investitori, preoccupati per l’immissione record di liquidità nel sistema da parte della Bank of Japan nel tentativo di combattere definitivamente la deflazione e accelerare il processo di crescita economica. La terapia d’urto del neo-governatore della BoJ, Haruiko Kuroda, è piaciuta molto al premier nazionalista Shinzo Abe, tanto che è subito avvenuta una seconda investitura parlamentare che gli garantirà il mandato alla BoJ per 5 anni. Ma quali sono i rischi dopo una manovra monetaria così aggressiva?
Cambio euro/yen sotto 120 sui minimi a un mese
Il clima di forte avversione al rischio sta favorendo il maxi-rimbalzo dello yen, valuta rifugio utilizzata dagli investitori per i carry trade nelle fasi di mercato più stabili e favorevoli. D’altronde la moneta nipponica deve fare i conti con una politica fiscale e monetaria della Bank of Japan particolarmente aggressiva e volta alla svalutazione competitiva della valuta stessa. Tuttavia, quando c’è tensione e paura, la rapida uscita dai carry trade provoca violenti movimenti al rialzo dello yen, come sta accadendo tra l’altro nella fase attuale dei mercati.
Forex dollaro/yen può tornare a 100 entro fine 2013?
Il tasso di cambio dollaro/yen ha guadagnato più del 18% dai minimi di area 77, toccati a metà settembre 2012. Nel giro di quattro mesi il cambio è passato da 77 a 91, toccando il massimo più alto da luglio 2010 a 91,25. Secondo la maggior parte degli esperti l’apprezzamento del cambio è destinato a proseguire anche nei prossimi mesi. Deutsche Bank stima un approdo in area 92 prima e 95 poi nella prima parte dell’anno in corso, ma secondo molti currency strategist il cambio può tornare a 100.
Forex dollaro/yen sfiora 91 ai top da luglio 2010
Il processo di indebolimento dello yen non si è di certo fermato, nonostante negli ultimi tre mesi la valuta nipponica si sia svalutata in modo consistente rispetto alle principali monete mondiali. La Bank of Japan ha da poco annunciato un piano di stimolo monetario da 13mila miliardi di yen al mese a partire dal primo gennaio 2014, alzando tra l’altro l’obiettivo di inflazione al 2% dall’1%. Dietro la costante svalutazione dello yen c’è senza dubbio la regia della BoJ e del nuovo governo di centro-destra guidato da Shinzo Abe.
Forex maxi-rimbalzo dello yen dopo riunione Bank of Japan
La riunione della Bank of Japan, avvenuta ieri notte, ha provocato uno scossone sul mercato delle valute favorendo però un maxi-rimbalzo dello yen, che nelle ultime settimane si era svalutato molto nei confronti delle principali monete internazionali. L’istituto centrale nipponico ha annunciato l’aumento del target di inflazione al 2% dall’1%, allo scopo di combattere con maggiore decisione la deflazione. Inoltre dal 2014 la BoJ metterà in campo un nuovo aggressivo piano di politica monetaria, che servirà a rilanciare l’economia e a svalutare lo yen.
Forex yen ai minimi da luglio 2010 sul dollaro a 90,20
La corsa al ribasso dello yen non accenna a dare segnali di rallentamento. Tra ieri e stamattina la moneta nipponica ha incrementato le perdite contro le principali valute mondiali, facendo così sorridere le autorità monetarie e politiche del paese del Sol Levante in attesa della prossima riunione della Bank of Japan, che potrebbe aumentare il target di inflazione al 2% dal precedente 1%. Sul forex lo yen è sceso sui livelli più bassi da luglio 2010 sul dollaro americano, ma ha sperimentato forti cali anche contro l’euro e la sterlina.
Forex: yen crolla sui minimi da luglio 2010 contro dollaro
Sul forex ieri è stata la grande giornata dell’euro, che ha beneficiato della reazione positiva degli investitori alla decisione della Bce di mantenere i tassi di interesse invariati sui minimi storici e alle indicazioni sulle strategie di politica monetaria arrivate dalla conferenza stampa di Mario Draghi. Sul mercato delle valute alla forza dell’euro ha fatto da contraltare la clamorosa debolezza dello yen. La moneta giapponese è tornata a svalutarsi con grande decisione, a seguito delle ultime dichiarazioni rilasciate dal premier Shinzo Abe.