Lo scorso anno, ricordiamo, il gruppo quotato a Piazza Affari aveva distribuito ai suoi azionisti una cedola pari a 0,15 euro per azione. Il calo rispetto al dividendo distribuito in relazione all’esercizio 2010 è da ricondurre al consistente calo dell’utile netto derivante a sua volta dalla svalutazione dei titoli di stato della Grecia.
Banca Mediolanum
Semestrale Mediolanum gennaio giugno 2011
Da tale svalutazione è derivato un impatto negativo netto a conto economico pari a 14,2 milioni di euro, in assenza del quale l’utile consolidato avrebbe registrato una crescita del 31% a 111 milioni di euro.
Trimestrale Mediolanum gennaio marzo 2011
Se si considera solo il mercato domestico, invece, l’utile netto ha segnato una crescita del 3% a 68,4 milioni, mentre le masse amministrate sono cresciute del 7% rispetto al primo trimestre 2010 a quota 44,191 milioni di euro.
Conto deposito InMediolanum di Banca Mediolanum
Il suddetto tasso di interesse viene riconosciuto per giacenze fino a tre milioni di euro. Nel caso in cui non venissero rispettati i vincoli temporali, il tasso subirà una riduzione all’1%.
Bilancio Banca Mediolanum gennaio settembre 2010
Nei primi nove mesi dell’anno Banca Mediolanum ha realizzato un risultato netto in calo del 20% a 153 milioni di euro, superando anche in questo caso le attese degli analisti, ferme a 135 milioni. Se si considera solo il terzo trimestre, invece, l’utile si è attestato a 68,8 milioni rispetto agli 84,5 milioni dello stesso periodo nel 2009 e ai 50 milioni previsti dagli analisti.