Ancora una volta i mercati valutari riescono a stupire gli investitori, i trader e gli appassionati in barba ai fondamentali macroeconomici delle monete messe a confronto.
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Dollaro rally senza freni nonostante dati macro Usa negativi
Il rally del dollaro americano sul forex non sembra trovare grossi ostacoli, nemmeno quando i dati macroeconomici Usa risultano non particolarmente incoraggianti. Infatti, ieri la produzione industriale è scesa dello 0,5% ad aprile, facendo decisamente peggio delle stime degli analisti che si aspettavano un calo più contenuto dello 0,2%. Giù anche l’indice dei prezzi alla produzione, che ha registrato un calo dello 0,7% ssu base mensile (il peggior risultato da febbraio 2010). Sul forex il dollaro ha rallentato la sua corsa al rialzo, ma il trend sembra essere ancora molto solido.
Dollaro australiano perde appeal sul forex
La scorsa settimana è stata molto negativa per il dollaro australiano, che ha perso il 3% nei confronti del biglietto verde a seguito della decisione della Reserve Bank of Australia di tagliare i tassi di interesse al minimo storico del 2,75%. Il tasso di cambio Aud/Usd è passato da 1,03 fin sotto la parità, toccando il livello più basso da metà giugno 2012 a 0,9960. Soltanto le prese di beneficio sul finire della settimana hanno consentito all’Aussie di tornare sopra la parità, ma ora l’appeal del dollaro australiano sul forex è a rischio.
Dollaro australiano crolla dopo taglio tassi RBA
Stanotte la Reserve Bank of Australia (la Banca Centrale australiana) ha deciso di tagliare i tassi di interesse al 2,75%, sorprendendo investitori e analisti finanziari. La RBA ha tagliato il costo del denaro di un quarto di punto, portando il riferimento sui minimi storici. La maggior parte degli analisti non si aspettavano il taglio dei tassi già nella riunione odierna, anche se ieri il governo australiano aveva tagliato le stime di crescita per l’anno in corso. Gleen Stevens, governatore della Banca Centrale australiana, ha sottolineato che l’economia resta molto debole.