Non si ferma la corsa delle azioni RCS MediaGroup, favorite dalle grandi manovre in corso nell’assetto di controllo dopo che il gruppo Fiat ha deciso di raddoppiare la propria quota nel capitale di via Rizzoli oltre il 20%. Intanto, ieri è uscito allo scoperto anche Diego Della Valle, patron di Tod’s e della Fiorentina Calcio che controlla una quota dell’8,7% in Rcs. L’imprenditore marchigiano ha chiesto espressamente di dare a Rcs una governance più moderna e disciogliere quindi il patto di sindacato.
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Rcs sospesa al rialzo su rivoluzione assetto di controllo
E’ ancora boom per le azioni RCS MediaGroup, che a Piazza Affari evidenziano un rialzo teorico del 13,12% a 1,957 euro. Il titolo è stato sospeso per eccesso di rialzo ed è attualmente in asta di volatilità, in attesa di fare nuovamente prezzo e ritornare alle contrattazioni in continua. Già ieri il titolo Rcs aveva guadagnato il 25,91%. Oggi l’exploit delle azioni del gruppo editoriale di via Rizzoli prosegue, a seguito della rivoluzione dell’assetto di controllo dopo che Fiat ha deciso di raddoppiare la propria quota nel capitale Rcs.
Rcs non fa prezzo in apertura con Fiat primo socio
Le azioni RCS MediaGroup non riescono a fare prezzo questa mattina a Piazza Affari, dopo che Fiat sale oltre il 20% in Rcs. Il titolo del gruppo editoriale di via Rizzoli è attualmente in asta di apertura e non riesce a fare prezzo. Il titolo Rcs segna un rialzo teorico del 16,45% a 1,6 euro. L’ultima seduta di borsa è terminata con una flessione del 7,5% circa a 1,374 euro. Sono in asta di apertura anche le azioni risparmio Rcs, che mostrano un guadagno teorico del 10,4%.
RCS MediaGroup prosegue crollo dei diritti di opzione
L’aumento di capitale di RCS MediaGroup, pari a 421 milioni di euro (400 milioni per le azioni ordinarie e 21 milioni per le azioni risparmio) si chiuderà il prossimo 5 luglio. I diritti di opzione saranno, invece, negoziabili fino al 28 giugno. Per i diritti Rcs c’è stato un nuovo crollo venerdì. Il valore è sceso a 0,1 euro per una perdita giornaliera del 10,79%. Il giorno prima c’era stato un crollo del 52,34%, mentre mercoledì il valore era diminuito addirittura del 144%. La Consob ora vuole vederci chiaro.
Aumento di capitale RCS non sottoscritto da Rotelli
Giuseppe Rotelli, primo azionista privato di RCS MediaGroup con una quota del 16,55%, fuori dal patto di sindacato, ha deciso di non sottoscrivere l’aumento di capitale da 421 milioni di euro, nonostante avesse dato il proprio ok all’operazione di rafforzamento patrimoniale. La notizia arriva direttamente da un comunicato ufficiale del gruppo editoriale di via Rizzoli, nel quale si legge che Rotelli “non intende esercitare i diritti di opzione per le azioni detenute direttamente, nonché per quelle oggetto del contratto d’opzione d’acquisto e vendita con il Banco Popolare”.
Rcs prezzo aumento di capitale è 1,235 euro
L’aumento di capitale di RCS MediaGroup si farà a un prezzo di 1,235 euro, che prevede uno sconto netto sul Terp del 30% rispetto alle aspettative iniziale di un super-sconto di almeno il 50%. Arriva, dunque, l’intesa sull’aumento di capitale da 421 milioni di euro, di cui 21 milioni sono relativi all’emissione di nuove azioni risparmio. La ricapitalizzazione avverrà a partire da lunedì 17 giugno 2013, con la chiusura dell’esercizio dei diritti fissata per il 5 luglio 2013. La notizia della riduzione dello sconto sull’aumento di capitale ha messo le ali al titolo Rcs.
Rcs sui minimi a 9 mesi con aumento di capitale iper-diluitivo
Dopo l’ok dell’assemblea dei soci di RCS MediaGroup all’aumento di capitale da complessivi 600 milioni di euro, che si preannuncia a forte sconto e iper-diluitivo, le azioni in borsa sono letteralmente precipitate. Nell’ultima seduta di maggio il titolo Rcs ha perso il 9,86% a 0,64 euro, scendendo così sui livelli più bassi degli ultimi 9 mesi. Sul titolo c’è sempre meno appeal speculativo, anche a causa delle continue dispute fra soci che tra l’altro fino all’ultimo avevano messo in discussione l’esito dell’ultima assemblea.