La decisione è stata presa a seguito del miglioramento delle stime per il biennio 2013-2014, circostanza che ha spinto gli stessi analisti a rivedere anche il target price sulle azioni privilegiate, da 3,15 a 3,25 euro. Su entrambe le categorie di azioni è stato ribadito rating “buy”.
andamento titolo Unipol
Unipol bilancio e dividendo esercizio 2012
Al 31 dicembre 2012 il margine di solvibilità, valore che ricordiamo indica la solidità patrimoniale delle compagnie assicurative, è risultato pari a 2,1 volte i requisiti richiesti.
Unipol in calo per ipotesi rettifiche bilancio
Il calo registrato dal titolo deriva quindi dai potenziali impatti negativi che deriverebbero da tale circostanza qualora le indiscrezioni dovessero essere confermate in via ufficiale.
Risultati aumento di capitale Fondiaria Sai e Unipol 2012
Più nel dettaglio, secondo i dati diffusi, per Fondiaria Sai risultano non sottoscritte il 21,57% delle nuove azioni ordinarie e il 78,74% delle azioni di risparmio di categoria B, mentre per Unipol risultano non sottoscritte il 20,34% delle azioni ordinarie e il 34,64% delle azioni privilegiate. L’ammontare che risulta scoperto, dunque, si è rivelato essere superiore rispetto a quello ipotizzato dalle indiscrezioni circolate nel corso degli ultimi giorni.
Aste inoptato Unipol e Fondiaria Sai a settembre
Il prossimo lunedì, infatti, le due compagnie assicurative decideranno insieme alle banche facenti parte del consorzio di garanzia quando far partire tali aste. Quel che appare certo, dunque, è che la data di inizio sarà indubbiamente a settembre, probabilmente a partire dal giorno 3 o dal giorno 10.
Semestrale Unipol gennaio giugno 2012
Nella nota mediante sono stati resi noti i dati realizzati nel corso del primo semestre, la compagnia afferma di aver “pagato”il perdurare della crisi economica, sottolineando però la sensibile ripresa della raccolta vita grazie alla conclusione di importanti trattative nel settore dei fondi pensione.
Fondiaria Sai e Unipol nei giorni dell’aumento di capitale
Per ridurre al minimo possibili speculazioni, le società interessate hanno deciso che i concambi di fusione già stabiliti verranno rivisti a settembre. Tuttavia gli esperti sono certi che questa decisione non sarà sufficiente a bloccare la nascita di movimenti anomali dei titoli e dei relativi diritti derivanti da un susseguirsi di vendite, acquisti, arbitraggi e scommesse.