L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha messo sotto la lente l’economia europea, per capire se ci sono i presupposti per una ripresa nei prossimi trimestri. Tuttavia, secondo quanto emerge da un recente studio degli specialisti dell’agenzia all’orizzonte non ci sono segnali di recupero significativo per l’economia dell’area euro, nonostante alcune indicazioni di maggiore stabilizzazione rispetto ai mesi scorsi. Standard & Poor’s ha anche deciso di tagliare le stime sul pil di Germania e Italia, mentre quelle sul Regno Unito sono state ritoccate al rialzo.
agenzia di rating
Moody’s rating Italia ancora sotto esame
Nelle scorse settimane Moody’s ha messo il rating dell’Italia sotto osservazione per un possibile downgrade. Il mercato venerdì scorso s’attendeva in merito una decisione, ma l’agenzia di rating s’è presa qualche altra settimana di tempo per tagliare o meno il rating sul debito del nostro Paese.
La notizia in data odierna, lunedì 19 settembre del 2011, non è stata presa bene dai mercati azionari, che hanno inaugurato l’ottava in netto calo a causa proprio del persistere dell’incertezza legata alla revisione o meno del rating sul debito del nostro Paese. Di riflesso, stamattina s’è svegliato di cattivo umore anche il nostro Btp decennale, che rispetto al Bund mostra attualmente un differenziale che è nuovamente salito in area 380 punti.
La notizia in data odierna, lunedì 19 settembre del 2011, non è stata presa bene dai mercati azionari, che hanno inaugurato l’ottava in netto calo a causa proprio del persistere dell’incertezza legata alla revisione o meno del rating sul debito del nostro Paese. Di riflesso, stamattina s’è svegliato di cattivo umore anche il nostro Btp decennale, che rispetto al Bund mostra attualmente un differenziale che è nuovamente salito in area 380 punti.
Approvato regolamento Ue agenzie di rating
Il parlamento europeo ha approvato ieri a larghissima maggioranza il regolamento Ue sulle agenzie di rating, con l’obiettivo di sottoporre ad una sorveglianza più attenta le tre big americane, Standard & Poor’s, Fitch e Moody’s, che fino ad ora hanno mostrato di essere in grado di far muovere i mercati a loro piacimento.
In forza delle modifiche al regolamento approvate ieri è diventata obbligatoria la registrazione di tutte le agenzie che operano nell’Unione europea, comprese le 45 filiali delle tre grandi agenzie americane già citate.