Target price banche italiane tagliato da Deutsche Bank

I timori per un possibile contagio a danno dell’Italia della situazione di crisi che interessa alcuni dei paesi della zona euro ha spinto Deutsche Bank ad esprimere una valutazione negativa sulle banche italiane.

La banca tedesca, in particolare, su Unicredit ha confermato rating “buy” e ha tagliato il target price portandolo da 2,5 a 1,8 euro, su Intesa Sanpaolo ha confermato rating “buy” e ha tagliato il target price da 2,7 a 2,2 euro, su Mps ha ribadito rating “buy” e ha tagliato il prezzo obiettivo da 1,3 a 0,9 euro, mentre su Banco Popolare è stato confermato rating “hold” mentre il target price è stato portato da 2,5 a 2 euro.


Rating “hold” è stato confermato anche per Ubi Banca, Bpm e Credem, tutte e tre hanno però subito un taglio del target price rispettivamente da 7 a 4,4 euro, da 2,4 a 1,7 euro e da 4,8 a 4 euro.

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La decisione di tagliare il prezzo obiettivo fissato sui titoli delle banche d’affari è stata presa alla luce della necessità di tener conto nella valutazione complessiva del titolo anche dell’impatto dei timori di un possibile effetto contagio della crisi a danno dell’Italia, nonché della conseguente situazione di tensione che sta interessando i mercati del credito.

La decisione di mantenere invariato il rating, tuttavia, deriva dalle previsioni ottimiste relative al lungo periodo, in quanto è previsto un miglioramento nel costo del credito e una crescita dei ricavi. Nel breve periodo, invece, la situazione continuerà ad essere caratterizzata da una costante pressione, motivo per il quale Deutsche Bank ha ridotto le stime di eps sul settore del 18% per il 2011 e dell’11% per il 2012.

A Piazza Affari il comparto bancario non sembra aver risentito del taglio attuato dalla banca tedesca, gli unici titoli a riportare il segno meno sono Credem, Unicredit e Bpm.