Subito dopo il lancio dell’aumento di capitale, gli analisti di Equita sim hanno comunicato di aver tagliato il prezzo obiettivo sulla quotazione Ubi Banca portandolo da 6,7 euro a 5,6 euro, confermando rating “hold”.
Decisamente meno marcata è stata la revisione al ribasso del target price attuata da Goldman Sachs, che ha portato il prezzo obiettivo su Ubi Banca da 6,55 euro a 6,5 euro, confermando al contempo giudizio “neutral”. Exane ha invece espresso un certo pessimismo su Ubi Banca fissando rating “underperform” e portando il prezzo obiettivo da da 6,1 euro a 5,25 euro.
Sia Banca Leonardo che Banca Akros consigliano agli investitori di sottopesare la quotazione, portando il target price rispettivamente da 6,5 euro a 5,1 euro e da 5,9 euro a 5,5 euro.
La stessa Ubi Banca nel prospetto informativo ha ricordato che lo scorso 6 maggio l’agenzia S&P ha confermato il rating controparte a breve termine “A-1” e quello a lungo termine “A”, lo scorso 17 dicembre 2010 l’agenzia Fitch aveva ridotto il rating controparte a lungo termine di UBI Banca ad “A” dal precedente “A+”, mentre il giudizio di Mood’y non viene aggiornato da luglio 2009, quando è stato fissato ad “A1” il rating controparte a lungo termine.