Durante le scorse settimane, in particolare, si è parlato di un’offerta da parte di Ppr, gruppo francese che in Italia già controlla Gucci. A riguardo De Benedetti, pur non facendo nomi, ha spiegato che da quando è iniziata a circolare la notizia dello sbarco a Piazza Affari il gruppo ha ricevuto diverse manifestazioni di interesse ma ha però ritenuto giusto continuare a seguire la strada della quotazione in Borsa, considerandola la migliore.
Allo stesso tempo De Benedetti ha escluso la possibilità che Moncler decida di procedere con nuove acquisizioni, alla luce del fatto che possiede un portafoglio marchi piuttosto articolato e completo che, almeno per il momento, non necessita di ulteriori integrazioni.
Riguardo all’entità della quotazione, De Benedetti preferisce non sbilanciarsi troppo, limitandosi a ricordare che la struttura dell’offerta non è ancora stata definita. Le voci circolate negli ultimi giorni, tuttavia, parlano di una quotazione pari ad almeno il 50% del capitale. Si parla inoltre di un’offerta mista, ossia di un aumento di capitale e di una cessione di azioni da parte degli attuali soci. Ci sarà inoltre un collocamento presso il pubblico indistinto in Italia e un collocamento riservato agli investitori qualificati in Italia e agli investitori qualificati esteri.
Moncler, ricordiamo, ha archiviato il 2010 con ricavi in crescita del 14,8% a 428,7 milioni di euro, un utile netto in aumento del 47,9% a 52,2 milioni di euro e un margine operativo lordo in crescita del 32,4% a 102,1 milioni di euro. Al 31 dicembre 2010 l’indebitamento netto si è attestato a 142,7 milioni di euro.