Le previsioni di Barclays sui prezzi di sette metalli nel 2014 sono orientate a far avere una visione completa di quello che è il mercato delle commodity, che fino a questo momento ha un pò deluso tutti gli investitori. L’inizio di anno non proprio incoraggiante, ha catalizzato l’attenzione degli esperti di Barclays, che hanno analizzato il tutto evidenziando quelli che sono gli aspetti che hanno condizionato l’andamento.
Tra questi sicuramente possiamo elencare la forza del dollaro, e il tasso di crescita della domanda dell’industria e quella delle importazioni cinesi che è inferiore alla media. I prossimi trimestri, secondo Barclays, le azioni manterranno un interesse superiore alle materie prime, che seguono un andamento differente. Andiamo, quindi, a vedere l’andamento dei sette metalli più importanti, analizzandoli uno per uno.
Partiamo dall’alluminio che, avendo fatto registrare dei tagli, ha portato gli analisti anche a rivedere quelle che sono le stime iniziali sul surplus 2013. Tutto questo ha portato un effetto positivo sul prezzo, già da subito, e poi consentirà di chiudere l’anno su dei livelli che sono in linea con quelli del 2012; mentre per l’anno successivo, ovvero il 2014 la quota salita fino a toccare i 2.100 dollari.
Analizzando i dati in possesso fino a questo momento, si può dire che il prezzo medio del secondo trimestre, potrà attestarsi sui 1950 dollari/tonnellata. Il rame, invece, ha la spada di damocle sulla testa del surplus di offerta. Infatti dopo un piccolo incremento fatto registrare nel secondo trimestre, il prezzo dovrebbe far registrare una flessione nel terzo, e nell’ultimo, arrivando fino a quota 7.650 dollari. Dunque le stime parlando di 7.920 dollari nel 2013, per arrivare fino a 7.500 nel 2014.
Il palladio, invece, gode dell’influenza positiva scaturita dal deficit di offerta, che si registra per il secondo anno consecutivo. Nel 2013 il valore medio è previsto in 748 dollari/oncia, per salire fino a 795 dollari nel 2014. In questo trimestre, invece, si quota sui 725 dollari/oncia, per poi salire nel terzo fino a 750 dollari e nel quarto a 780 dollari/oncia.
Il piombo ha un trend in netto rialzo. Nel 2013 il prezzo medio è previsto per 2363 dollari/tonnellata, per poi aumentare e arrivare fino a 2.450 dollari nel 2014. Nel terzo trimestre la quotazione dovrebbe essere di 2.400 dollari; mentre nell’ultimo trimestre dovrebbe arrivare a toccare i 2.450 dollari. Anche lo stagno fa registrare un trend al rialzo, dopo una piccola frenata evidenziata nel secondo trimestre.
Gli esperti dicono che la quotazione sarà intorno a 23.500 dollari/tonnellata, per poi aumentare fino a 25.000 dollari nel terzo trimestre e 26.000 dollari nel quarto trimestre. Lo zinco ha fatto registrare un secondo trimestre simile al primo, con un prezzo di 2.050 dollari/tonnellata. Nel terzo trimestre è previsto, invece, un calo fino a 1.950 dollari; per poi far registrare un netto recupero nell’ultimo trimestre arrivando a 2.200 dollari.
La quotazione dello zinco per il 2013 è stimata a 2.058 dollari; mentre l’anno successi arriverà fino a 2.700 dollari. Chiudiamo questa carrellata con il nikel, che nel breve periodo vede delle stime negative, anche in virtù delle grosse scorte in possesso dell’Asia. Il prezzo medio per il 2013 dovrebbe essere di 16766 dollari/tonnellata, per poi aumentare nel 2014 fino a 18.000 dollari nel 2014.