L’indice azionario americano Dow Jones ha chiuso la seduta di ieri con un progresso dello 0,52% a 13.954,42 punti. L’indice ha toccato un massimo intraday a 13.969,99 punti, ovvero il livello più alto da novembre 2007. Ormai il Dow Jones è a un passo dal raggiungimento di precedenti massimi storici di 14.198,10 punti, toccati a ottobre 2007 poco prima che scoppiasse la bolla dei mutui subprime e avvenisse il crollo dei mercati globali. A spingere al rialzo il listino americano sono stati ieri soprattutto i titoli petroliferi e farmaceutici.
Intanto, oggi sono attese le decisioni della Federal Reserve in tema di politica monetaria. I tassi di interesse resteranno fermi sui minimi storici intorno allo zero, ma gli investitori cercheranno soprattutto di capire se ci saranno indicazioni su possibili exit strategy già entro la fine dell’anno in corso. Ieri ha chiuso in rialzo anche l’indice S&P500, che ha guadagnato lo 0,51% a 1.507,84 punti.
► MUTUI SUBPRIME: TORNA IL RISCHIO BOLLA NEGLI USA
Nonostante la fiducia dei consumatori sia sui minimi da novembre 2011, l’indice S&P500 continua a salire senza soste favorito dall’appetito per il rischio presente sui mercati, dall’accordo temporaneo sulla sospensione del tetto sul debito, dalla crescita del mercato immobiliare e dai segnali di ripresa dal fronte occupazionale. L’S&P500 è sempre più vicino ai massimi storici di ottobre 2007, toccati a 1.576,09 punti.
► FOREX: DOLLARO/YEN PUO’ TORNARE A 100 ENTRO FINE 2013?
Intanto, sul mercato dei titoli di stato, è tornato a salire il rendimento del T-Note a 10 anni, che ha sfiorato il 2% dopo averlo superato lunedì scorso per la prima volta da aprile 2012. Sul mercato delle valute, invece, il dollaro è sceso sui minimi più bassi da inizio dicembre 2011 sull’euro a 1,3515. Il biglietto verde resta forte nei confronti di yen e sterlina.