I dati relativi al primo semestre presentati da Edison nel corso dei giorni scorsi, infatti, hanno ancora una volta evidenziato la situazione difficile che si trova a dover attraversare la società, pur trattandosi di numeri che mostrano un miglioramento della situazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il caso di Edison, tuttavia, è senza dubbio un caso anomalo. Appare infatti strano che versi in tale situazione un’azienda che opera in un settore che da sempre gli esperti consigliano per investire in momenti di instabilità e di turbolenza dei mercati finanziari e che, a prescindere dai risultati, resta sempre l’operatore numero uno in Italia nella vendita di gas e nella produzione e distribuzione di energia elettrica.
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A causare questo stato di crisi è stato soprattutto il forte calo della domanda di gas in Italia e il calo del prezzo del metano sul mercato spot, nonché la non presenza di Edison sui mercati internazionali, circostanza che le impedisce di sfruttare situazioni favorevoli. A tutto questo bisogna poi aggiungere lo stato di incertezza che ha caratterizzato la situazione della società nel corso dell’ultimo anno per via delle trattative inerenti al divorzio tra i soci francesi e quelli italiani.
Nonostante tutte queste difficoltà, tuttavia, gli esperti sono concordi nel ritenere che la situazione per Edison non può che migliorare, soprattutto in considerazione del fatto che dopo la crisi del nucleare sarà il mercato del gas a dominare la produzione energetica.