Carpisa Yamamay verso la quotazione in Borsa (Pianoforte Holding)

La quotazione in Borsa di Carpisa e Yamamay, riunite nella nuova holding Pianoforte detenuta in maniera paritetica dalla due famiglie campane Cimmino e Carlino, potrebbe essere il prossimo step della clamorosa crescita registrata dalle due azienda nel corso degli ultimi anni.

IPO AVIO NEI PRIMI MESI DEL 2012

Un ruolo di primaria importanza nell’ambito di questo percorso è stato svolto dal Banco di Napoli del Gruppo Intesa, che oltre ad aver finanziato il progetto iniziale delle due aziende ha anche concesso loro non molto tempo fa i 55 milioni di euro necessari per comperare la totalità della quota detenuta dalla famiglia lombarda Garda in Inticom, l’azienda che produce Yamamay.

POSSIBILE QUOTAZIONE IN BORSA FERRARI A HONG KONG

Il rapporto tra la holding e la banca, tuttavia, si evolverà a breve in una partnership a fronte della quale l’istituto bancario, probabilmente entro la fine del 2011, entrerà nel capitale della società con una quota del 10% circa, un’operazione che consentirà non solo di estinguere il debito nei confronti del Banco di Napoli e di avere al contempo un socio di minoranza “forte” ma anche di intraprendere un importante percorso che porterà l’azienda ad essere quotata in Borsa.

Nel 2010 Pianoforte Holding ha realizzato un fatturato congiunto in crescita del 10% a 259 milioni di euro, di cui 131 di Carpisa e 128 di Yamamay. In Italia i due marchi sono presenti rispettivamente con 500 e 600 negozi e, sebbene ci siano ulteriori margini di miglioramento, l’azienda ha deciso di ampliare l’orizzonte all’Europa, dove è già presente con 120 punti vendita, e di iniziare l’espansione in America Latina, Brasile, Portorico e Messico.