Allo stesso modo, almeno per quest’anno, non è prevista alcuna aggregazione con Mediobanca, che continuerà quindi ad essere una banca autonoma e indipendente rispetto ad Unicredit.
Per quanto riguarda le previsioni per l’anno appena iniziato, si ritiene che il 2013 sarà un altro anno difficile per l’istituto, soprattutto a causa della crescita delle sofferenze, degli accantonamenti elevati e del margine di interesse sotto pressione. Le difficoltà riguarderanno soprattutto la prima parte dell’anno, dopodichè è previsto un ritorno alla crescita, già a partire dal secondo trimestre. In particolare, nel corso della seconda metà dell’anno si dovrebbe verificare un miglioramento derivante soprattutto dai risparmi sui costi, in considerazione della riorganizzazione e della razionalizzazione in atto in Unicredit.
In altre parole, come osservato dagli analisti, le parole pronunciate da Ghizzoni confermano la volontà della banca di focalizzarsi sui paesi core e l’assenza di operazioni straordinarie nel breve periodo, fatta eccezione per l’eventuale cessione di asset non core.
A Piazza Affari nel pomeriggio il titolo Unicredit viaggia in territorio positivo segnando un guadagno dello 0,19% a 4,284 euro.