Al contrario, invece, l’utile netto ha registrato una flessione del 10,2% rispetto al dato registrato nel corso del primo trimestre dello scorso anno, attestandosi quindi a 274 milioni di euro.
► PREVISIONI SNAM ESERCIZIO 2012
Il calo dell’utile, come si legge nella nota diffusa dal gruppo, è da ricondurre principalmente ai maggiori oneri fiscali derivanti dall’introduzione della cosiddetta Robin Hood Tax e ai maggiori oneri finanziari netti derivanti dal maggior costo del debito e dall’aumento dell’indebitamento medio di periodo, solo in parte compensati dall’incremento dell’utile operativo. L’indebitamento finanziario netto si è ridotto di 254 milioni di euro passando a 10.943 milioni di euro dai 11.197 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2011.
► MIGLIORI DIVIDEND YIELD 2012 SECONDO MEDIOBANCA
Carlo Malacarne, CEO di Snam, ha commentato i risultati registrati nel corso del primo trimestre dell’anno sottolineando la crescita dell’utile operativo del 4% circa e evidenziando che la flessione dell’utile netto è dovuta non ad un calo dell’attività ma solo ai maggiori oneri fiscali che la società si è trovata a dover sostenere a fronte dell’introduzione della Robin Hood Tax.
A Piazza Affari stamane il titolo Snam segna a circa un’ora dall’apertura della seduta un guadagno dello 0,70% a 3,432 euro.