Il continuo rialzo del titolo non si è fermato neanche a seguito del calo generalizzato registrato dagli altri titoli del comparto dopo la pubblicazione dei dati Nielsen riguardanti l’andamento del settore pubblicitario nel corso del primo semestre dell’anno e che hanno evidenziato una flessione per la maggior parte dei settori.
Più nel dettaglio, la flessione è stata del 9,7% per la stampa quotidiana e periodica, del 9,5% per la televisione e del 5,5% per la radio. L’unico settore che viaggia in controtendenza è internet, dove nel periodo di riferimento è stata registrata una crescita degli investimenti pubblicitari dell’11,2%. Per quanto riguarda le tipologie di investitori, è stato registrato un calo del settore alimentare e di quello delle automobili, rispettivamente del 7,7% e del 5,5%, mentre sono risultati in crescita tempo libero e turismo, rispettivamente del 24,8% e del 7,6%.
A Piazza Affari, come anticipato, RCS è l’unico titolo del settore a non risentire del calo generalizzato degli investimenti pubblicitari. Nel pomeriggio, infatti, L’Espresso cede cinque punti percentuali a 0,874, Mondadori arriva a sfiorare una flessione di sei punti percentuali a 1,242 euro, mentre Class Editori cede poco più di tre punti percentuali a 0,25 euro.