Neanche i monitoraggi della Consob sono riusciti a far luce sui reali motivi che stanno spingendo in alto il titolo del gruppo editoriale, in quanto hanno solo confermato la stragrande prevalenza di scambi infragiornalieri, movimentati soprattutto da Fineco e IWBank, per cui è stata esclusa l’ipotesi che sia in atto una vera e propria scalata.
Secondo quanto riportato nel corso delle ultime ore da alcune indiscrezioni di stampa, Proto Organization avrebbe annunciato di aver incrementato la partecipazione detenuta in RcsMediaGroup, precisando che si tratta di un investimento strategico.
Secondo gli esperti, tuttavia, una più efficace ricomposizione dell’azionariato potrebbe derivare soprattutto dall’esigenza di ricapitalizzazione della società. A tal fine si ricorda che Rcs ha convocato per il prossimo 16 ottobre un’assemblea straordinaria per decidere sul da farsi. Si parla di un possibile aumento di capitale oppure della cessione di alcuni asset, due alternative che hanno un unico scopo, ovvero quello di far entrare nelle casse del gruppo una somma di circa 400 milioni di euro da utilizzare per rimettere in equilibrio la situazione patrimoniale, attualmente caratterizzata da un rapporto debito/Ebitda intorno alla 6 volte.
Prima ancora della riunione fissata per il 16 ottobre prossimo, a metà settembre si terrà la riunione di sindacato, con il neo amministratore delegato Pietro Scott Jovane, dal quale si attende una disamina della situazione dopo una ricognizione durata circa due mesi e mezzo.