Il titolo della banca senese, dunque, sembra aver reagito male alla possibilità che si proceda ad un aumento di capitale, nonostante Mancini nel corso del suo intervento si è solo limitato a ribadire la disponibilità della Fondazione a fornire un sostegno, pur confermando che i vertici del gruppo bancario hanno confermato che non c’è assolutamente bisogno di una ricapitalizzazione.
Il motivo di questa reazione è stato spiegato da un analista interpellato da Reuters, il quale ha sottolineato come nella maggior parte dei casi le fondazioni sono quelle che tentano di scoraggiare possibili aumenti di capitale, per cui è naturale che il mercato reagisca male ad una posizione che risulta favorevole ancor prima che l’ipotesi di un aumento di capitale venga avanzata dalla banca stessa.
Ad influire in maniera negativa sull’andamento del titolo, tuttavia, non sono state solo le dichiarazioni di Mancini ma anche i rumors relativi ad un temporaneo congelamento del bond a 7 anni garantito da mutui casa, probabilmente per via del lancio di un prodotto molto simile da parte di Unicredit.