A finire nel mirino degli inquirenti sarebbe una e-mail inviata da un dipendente della banca ad un altro e nella quale veniva citato l’imminente arrivo dei militari della Guardia di Finanza.
Il dialogo tra i due dipendenti della banca e le conferme arrivate nell’ambito dell’inchiesta P4 hanno quindi portato il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, ad aprire un fascicolo di indagine a carico di ignoti per l’ipotesi di reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti milanesi ci sarebbe anche quella che vede come autore della soffiata il Capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza, il generale Michele Adinolfi, indagato a Napoli per lo stesso reato nell’ambito dell’indagine P4.
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Il generale Adinolfi ha risposto alle presunte accuse nei suoi confronti con una nota inviata al quotidiano La Repubblica e in cui ha difeso la correttezza dell’operato della Guardia di Finanza, ha affermato di aver sempre avuto un comportamento corretto e si è detto certo che le indagini lo accerteranno.
Nel frattempo Mediolanum risente del suo coinvolgimento, seppur indiretto, nella vicenda. Gli analisti sono infatti concordi nel ritenere che sia questa la causa del pesante calo registrato stamani dalla quotazione, tuttavia al momento risulta piuttosto difficile prevedere l’andamento dei prossimi giorni, in quanto dipenderà dagli sviluppi della vicenda.