L’amministratore delegato del colosso energetico italiano, ricordiamo, ha replicato indirettamente alla supposizioni avanzate nei giorni scorsi dagli analisti di UBS, che avevano ipotizzato l’impossibilità che Enel riuscisse a raggiungere alla fine dell’esercizio in corso il target sull’indebitamento, fissato a 43 miliardi di euro.
Fulvio Conti ha invece confermato tale stima, sottolineando che l’obiettivo riuscirà ad essere raggiunto in virtù del flusso di cassa che la società riuscirà a generare nel corso del secondo semestre dell’anno e che, come accade da sempre, sarà maggiore rispetto a quello del primo semestre.
Del resto le stime sul debito di Enel sono in linea con quelle previste dalla maggior parte degli analisti. Intermonte, infatti, prevede che al 31 dicembre 2012 l’indebitamento di Enel sarà pari a 44 miliardi di euro, Equita stima invece un debito pari a 42,8 miliardi, mentre la previsione degli analisti di Cheuvreux parla di un debito di 43,4 miliardi di euro.
Nonostante questo, tuttavia, le banche d’affari preferiscono mantenere una visione cauta, soprattutto gli analisti di Cheuvreux che sul titolo Enel mantengono rating negativo “underperform” e un prezzo obiettivo a 2,55 euro. Più ottimisti, invece, gli analisti di Equita (rating “hold” e target a 3,3 euro) e quelli di Intermonte (rating “outperform” e target a 2,9 euro).