L’ipotesi, ricordiamo, è stata avanzata soprattutto dopo che nel corso di un’intervista il magnate egiziano Naguib Sawiris, che nelle scorse settimane si era detto interessato ad investire in Telecom Italia, aveva in un certo senso lasciato intendere che il suo ingresso avrebbe comportato l’accantonamento del progetto di spin-off della rete.
Sempre nel corso dell’intervista, inoltre, Sawiris aveva anche proposto un aumento di capitale da 3 miliardi di euro, non riservato ma aperto a tutti e ai prezzi di mercato.
Sulla scia di tali dichiarazioni, dunque, il titolo Telecom Italia ha iniziato a perdere terreno, soprattutto dopo che gli analisti di alcune banche d’affari hanno giudicato non conveniente l’ingresso di Sawiris alle condizioni da lui dettate. In più, sempre ieri, indiscrezioni di stampa avevano parlato di un possibile slittamento della vendita di Telecom Italia Media.
Il tutto è stato poi riassunto in una fase di stallo che probabilmente avrebbe portato il Consiglio di amministrazione a non prendere alcuna decisione di rilievo nel corso della riunione in programma per il 6 dicembre prossimo, un’eventualità che però è stata scongiurata da Banrnabè, il quale ha appunto affermato che durante tale incontro ci sarà un ampio dibattito, ma sarà un dibattito “conclusivo”.