La decisione è stata presa a seguito della revisione delle stime per il 2013 e il 2014, in particolare la banca prevede ora un margine sull’ebitda in aumento al 9,2% per il 2012 e al 20,5% per il 2013, con ulteriore crescita nel corso degli anni successivi fino a toccare il 23% nel 2015.
Le prospettive per il futuro sono però positive. Gli analisti ritengono infatti che il valore della marca è forte ma al contempo presenta delle opportunità di crescita ed espansione ancora notevoli, pertanto ipotizzano un aumento di 300 punti base per il periodo 2012-2015 grazie anche a miglioramenti sul pricing e sulla produttività dei negozi.
La decisione di ribadire il rating “hold” deriva invece dal fatto che il titolo sta scambiando a 21 volte i guadagni del 2013 ed è quindi senza dubbio tra i più costosi del settore, pertanto si ritiene che gli investitori abbiano già incorporato nei prezzi la progressione attesa sugli utili dei prossimi anni, che ricordiamo prevede un tasso composto annuo di crescita dell’ebit del 13% tra il 2012 e il 2016.
Gli esperti di Equita ritengono che il trend positivo delle vendite nel corso del quarto trimestre dello scorso anno potrebbe favorire l’andamento del titolo, tuttavia hanno comunque confermato rating “hold” e target price a 17,4 euro, in quanto il premio attuale a cui tratta il titolo, a 22 volte il p/e 2013 contro le 17 volte, incorpora già le migliori prospettive di crescita del gruppo nel medio termine.