Ad influire positivamente sull’andamento della quotazione del gruppo italo-francese è stata soprattutto la pubblicazione dei risultati registrati nel corso del secondo trimestre dell’anno dalla joint venture St-Ericsson che, pur evidenziando una perdita, sono risultati migliori rispetto a quelle che erano le previsioni del mercato.
Nel periodo compreso tra aprile e giugno, in particolare, la joint venture ha realizzato un fatturato di 344 milioni di dollari e perdite nette per 318 milioni di dollari, rispetto al rosso di 312 milioni del primo trimestre e alla perdita di 221 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Le perdite operative sono invece calate di 62 milioni a 235 milioni di dollari.
Come sopra anticipato, i dati realizzati nel secondo trimestre si sono rivelati migliori rispetto alle stime del consensus, ne deriva quindi che sono stati particolarmente apprezzati dagli analisti non solo in virtù dell’assenza di sorprese negative ma anche e soprattutto perché indicano che la ristrutturazione della società sta procedendo secondo i piani.