L’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione è partita oggi e terminerà venerdì 30 novembre. In particolare, verranno offerte 58.520.000 azioni ad un prezzo compreso tra 3,2 e 4,3 euro. In più, è previsto un bonus share consistente nell’attribuzione di un’azione gratuita ogni 20 azioni acquistate nell’ambito di tale offerta qualora queste vengano mantenute per un periodo di 12 mesi.
Nel corso dell’intervista Bonomi ha spiegato che la società cercherà di attrarre investitori soprattutto facendo leva su un business considerato sostanzialmente solido, con ricavi costantemente in crescita nonostante le difficoltà del contesto macroeconomico. A testimoniarlo è il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012 pubblicato alcuni giorni fa e che ha mostrato ricavi in crescita del 5,3 % e un ebitda in crescita del 6%.
In merito all’incognita derivante dalla decisione della Provincia di Milano di non andare fino in fondo nel caso in cui il prezzo di valorizzazione della società non andasse oltre gli 800 milioni, Bonomi ha anzitutto affermato che la società ha lavorato in armonia con Asam (holding della Provincia) nell’ambito dell’operazione di quotazione in Borsa, spiegando che la forchetta di prezzo è stata deliberata prima da Asam e poi da Sea, per poi aggiungere di essere molto ottimista in merito all’esito di tale operazione in termini di prezzo finale, anche in considerazione del grande interesse che il mercato ha dimostrato.
Per quanto riguarda invece la presunta opposizione di F2i, di cui si era parlato nei giorni scorsi sulla scia di alcune indiscrezioni di stampa, Bonomi ha spiegato che tale opposizione non c’è stata.